ROMA. C’è una grande parte di moderati, anche nel Pdl, che non è disposta a mettere a rischio la tenuta del Paese. Silvio Berlusconi in 24 ore è passato dagli elogi, agli attacchi, alle minacce. Mala politica non ha bisogno di ricatti.
A dirlo Pier Ferdinando Casini in unintervista a Skytg24. Berlusconi ha devastato, in questi anni,l’unità dei moderati, ha proseguito Casini. Nel frattempo, proprio sulle parole di Barlusconi, il Pdl si divide. Per Franco Frattinisfiduciare Monti non è il bene dell’Italia e Berlusconi lo sa.
Una decisione di questo genere, dice, porterebbe a effetti devastanti. Sempre dal Pdl anche il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchittodice no a una crisi di governo che porterebbe a una esplosione dello spread e insiste sulla prospettiva di unire i moderati fondamentale, dice, per evitare che il potere sia conquistato dalla sinistra di Bersani e Vendola.
Anche per Roberto Formigoni e Gianni Alemanno il Pdl dovrebbe continuare a sostenere Monti. Mentre il senatore PdlSandro Bondiinvita a dare vita a una forte iniziativa politica a sostegno di Berlusconi e il senatore del PdlRaffaele Lauroavverte che lasciare solo Berlusconi in questo momento difficile equivale per tutta la dirigenza Pdl a un regicidio.
Sbaglia chi pensa che quello di ieri sia stato solo uno sfogo, dice il deputato PdlManuela Repetti, aggiungendo che Berlusconi è resta una grande risorsa, senza la quale il nostro partito rischia di dissolversi.Siamo solidali con lui per l’escalation della persecuzione giudiziaria a cui è sottoposto. – sostiene Giuliano Cazzola, deputato Pdl – Ma non ha senso una ritorsione contro un governo che, nonostante taluni errori, ha ben operato nell’interesse del Paese, in un percorso di continuità con l’esecutivo precedente.