ROMA. Italia futura chiarisce i suoi obiettivi, dopo le controverse interpretazioni della apertura di Nicola Rossi al passo indietro di Silvio Berlusconi.
Dare rappresentanza allelettorato in fuga dal Pdl. Tra una decina di giorni, il movimento di Luca Cordero di Montezemolo aprirà alla società civile con una lettera-invito a fare un passo avanti e a sostenere un programma che parte da un riconoscimento preciso al governo Monti. Il messaggio sarà sottoscritto da molte personalità e associazioni e presentato in un appuntamento pubblico a Roma.
Insomma, entro la fine di novembre si dovrebbe assistere, dopo tanto dibattito, al primo atto politico della rete di Montezemolo.Tanto nei temi quanto nella cornice dellanalisi della crisi italiana è facile intravedere analogie nei percorsi avviati da Gianfranco Fini e Pierferdinando Casini: il tentativo di superare i recinti di partito per dare vita a una proposta di forte impronta civica; il pressing su chi agisce nello spazio pubblico pur non avendo tessere perché si impegni in prima persona; il rifiuto di adeguarsi allo schema del bipolarismo muscolare che Berlusconi ha di fatto riproposto nei suoi ultimi interventi. Unirsi per qualcosa e non contro qualcuno, come ha detto Fini nellintervista a Sky, è il filo conduttore delle grandi manovre in atto nello spazio che divide il centrosinistra dal fronte berlusconiano.
Uno spazio che si allarga ogni giorno, anche sullonda degli scandali che stanno demolendo limmagine del Pdl e dei suoi storici alleati. Le reazioni sui social media alla vicenda della Lombardia, e alla farsa del falso ultimatum leghista, disegnano un elettorato disgustato, che si sente tradito ed è in cerca di riferimenti del tutto nuovi. Il sondaggio settimanale di Agorà fissa il Pdl al 15,1 per cento. Dieci punti sotto il Pd. Indecisi e astenuti a quota 45 per cento, ma con i primi movimenti: secondo il sondaggista Roberto Weber, di Swg, è lultima settimana di quiete prima della tempesta che colpirà inesorabilmente il Pdl.