ROMA. Vede di buon occhio il nuovo testo di base delle legge elettorale, votato da Pdl, Udc, Lega e Coesione nazionale.
Tanto da scrivere al presidente del Senato, Renato Schifani, considerando positivo l’avvenuto superamento di una situazione che vedeva trascinarsi da tempo, senza risultato, discussioni tra le principali forze politiche. Il presidente Giorgio Napolitano considera, quindi, positiva la proposizione formale – nella sola sede appropriata, il Parlamento – di un concreto progetto di nuova legge elettorale.
Per il capo dello Stato potrà così onorarsi limpegno assunto e ribadito da ogni parte di accogliere istanze largamente avvertite dallopinione pubblica per nuove regole che consentano agli elettori di compiere scelte determinanti per la composizione del Parlamento, e di evitare il ricorso a incentivi e vincoli tali da indurre a vasti raggruppamenti elettorali di dubbia idoneità a garantire stabilmente il governo del Paese.
Napolitano auspica che stia per esprimersi, con realismo e senso di responsabilità, un ampio consenso parlamentare, al di là di ogni persistente diversità di punti di vista. Occorre dare finalmente esito conclude Napolitano a lunghe e travagliate polemiche così da offrire al Paese l’indispensabile certezza di un nuovo quadro di riferimento per l’esercizio del diritto di voto alla scadenza della legislatura nella prossima primavera.
Tra i commenti alla lettera di Napolitano quello del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà: Ho visto questa lettera. dice a RadioUno E un atto di congratulazioni per il passo avanti, ma anche un monito a fare questa legge. Cè un aggettivo che usa il capo dello Stato, indispensabile, e quella indispensabilità vuol dire che il presidente della Repubblica, rappresentante dellunità nazionale, ritiene che la dobbiamo fare questa riforma. E un dovere politico e morale. Per il sottosegretario la legge attuale ha un difetto molto grande: gli elettori si sentono esclusi dalla vita democratica. Sarà vero o sarà falso, ma la percezione è questa. Quindi, serve una nuova legge elettorale che sia con le preferenze o con i collegi uninominali e che ridia al cittadino la possibilità di scegliere.
Un plauso a Napolitano arriva anche dal segretario del Pd, Pierluigi Bersani, il quale sottolinea che il Pd sta lavorando con tutte le sue forze perché la riforma elettorale si faccia garantendo la prospettiva della governabilità del Paese.