POTENZA. Un sisma di magnitudo 5 si è verificato all’1.05 della scorsa notte nel Pollino, tra Calabria e Basilicata. Un uomo di 84 anni è morto d’infarto.
L’anziano è stato colto da malore nella sua abitazioneed è deceduto nonostante i soccorsi prestatigli dai parenti. Tanta la paura e la gente riversatasi in strada, che ha trascorso il resto della notte fuori casa. Le scosse sono state avvertite sino in Campania.
L’ipocentro è stato localizzato a 6,3 chilometri di profondità: i comuni più vicini all’epicentro sono Mormanno, Laino Borgo, Laino Castello, in provincia di Cosenza, e Rotonda, in provincia di Potenza. Proprio a Mormanno si sono registrati danni alla cattedrale ed è stato evacuato l’ospedale. Nella città le scuole resteranno chiuse per due giorni, su decisione della Prefettura.
Alcuni crolli si sono verificati ad Altomonte, nel cosentino. Anche qui disposta la chiusura delle scuole in attesa delle verifiche statiche sulle strutture. In particolare, sono crollate due abitazioni già evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico. Danneggiati il centro sanitario e il campanile della chiesa di Santa Maria della Consolazione.
Secondo gli esperti è stata colpita una zona ad alta pericolosità. Sono state registrate finora oltre 100 repliche della scossa di terremoto che nella notte ha colpito larea del Pollino. La replica più forte, di magnitudo 3.3, è avvenuta all’1.16. Altre repliche rilevanti sono avvenute alle 4.25 e alle 4.40, entrambe di magnitudo 2.9.
Intanto, secondo quanto riferito dal presidente del parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, è atteso l’arrivo di una colonna mobile per la sistemazione nelle tende di una cinquantina di pazienti dell’ospedale, evacuati dopo la scossa. Ferace e il prefetto di Cosenza, Raffaele Cannizzaro, sono sul posto. Sul posto sono arrivate anche numerose squadre di volontari della Croce rossa italiana, che sta operando in collaborazione con la centrale operativa del Servizio di urgenza ed emergenza medica 118 di Cosenza. Molte persone hanno trascorso la notte in macchina, fatto peraltro non nuovo negli ultimi mesi a causa delle scosse che hanno colpito ripetutamente la zona.
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