MADDALONI. La raccolta differenziata rappresenta un obbligo di legge e un gesto di grande civiltà e coscienza civica.
A Maddaloni però siamo lontani sia dal rispettare la legge sia dallimprimere una svolta in fatto di raccolta differenziata. Tali inadempienze sottopongono i cittadini ad onerosi pagamenti delle bollette Tarsu. Pagamenti che sono destinati ad aumentare negli anni per linsuccesso fatto registrare dallassessore Luigi Bove. Siamo così di fronte al fallimento totale della gestione del ciclo dei rifiuti ed è anche giusto che il settore ecologia sia affidato ad un commissario. E quello che ci vuole per una città che non riesce proprio a mettere in campo meccanismi virtuosi. Quei meccanismi che puntano ad un risultato che ci faccia uscire dal gruppo dei comuni della provincia, che ogni anno fa registrare una percentuale di raccolta differenziata da far pensare che ci vogliono decenni per rientrare nei parametri imposti dalla legge. Questo non fa onore alla città e avrà i suoi effetti negativi quando le tasche dei cittadini saranno costretti ad ulteriori esborsi.
A dichiararlo è il capogruppo Aldo Tagliafierro, leader dellIdv di Maddaloni, che sulle mancate percentuali, imposte dalla legge sulla raccolta differenziata, ha chiesto al Prefetto di commissariare il Comune di Maddaloni. Attraverso un esposto ha spiegato le ragioni ed ha fatto riferimento alla normativa sui rifiuti, che mette fuorigioco lassessorato retto da Luigi Bove. Si attende solo la presa datto del Prefetto e poi lamministrazione Cerreto subirà uno smacco, difficile da giustificare ai cittadini. Qualcuno dice che il Prefetto non avrebbe problemi ad inviare a Maddaloni un suo delegato, ma non si esclude che potrebbero partire le sole procedure di diffida, che darebbero altri tre mesi di tempo al Sindaco per mettersi in regola. Non è chiaro se il Prefetto abbia diffidato in passato il Comune. Però i tre mesi sono trascorsi abbondantemente, anzi è trascorso quasi un anno e il Prefetto, di fronte ai dati certificati dallOsservatorio regionale relativi agli anni 2010 e 2011, questa volta non può proprio tirarsi indietro.
E un atto dovuto continua Tagliafierro perché in un anno lincremento della raccolta differenziata è stato di dieci punti percentuali. Si è passati dal dato del 2010, che era del 9,91 al 20,19% del 2011. Senza contare che per fine anno si dovrà toccare la quota del 65%. Doveva essere precisa Tagliafierro raggiunto il 35% nel 2010 e il 50% nel 2011. Dubito che si possa arrivare al 65% nel 2012, in quanto i dati in mio possesso a settembre fanno registrare uno stentato 36%.
Il messaggio del consigliere Tagliafierro è chiaro: Se vogliamo diventare un paese virtuoso, la raccolta differenziata non deve più essere unopzione, ma un dovere. Cosa che lamministrazione Cerreto non è stato in grado di garantire. I cittadini non sono messi nella condizione di praticarla come si dovrebbe e, fatto ancora più grave, gli operai della Dhi, la ditta addetta allo spazzamento e alla rimozione dei rifiuti, reclamano il diritto a voler lavorare in ambienti adeguati e a norma igienica. In questa situazione diventa impossibile ipotizzare uno scenario futuro che sia completamente diverso da quello di oggi. I dipendenti della Dhi non sono messi nella condizione di lavorare, stando alle loro istanze sindacali. E necessario quindi che a Maddaloni si dia una svolta, perché lamministrazione dei rifiuti è risultata carente ed inefficiente sotto tutti i punti di vista.