SAN MARCELLINO. Sono ormai cinque i mesi in cui gli operatori del consorzio Unico di bacino, compresi quelli in servizio a San Marcellino, non percepiscono lo stipendio.
E, insieme allo stato di agitazione degli operai, che ormai si limitano alla raccolta dei rifiuti solo nelle scuole cittadine, scatta lemergenza ambientale.Un grave disagio per la popolazione che scatena le critichedel gruppo di opposizione lAncora, conAnacletoColombiano che attacca:In qualità di capogruppo della minoranza chiedo esplicitamente le dimissioni del sindaco di San Marcellino Pasquale Carbone e soprattutto dellassessore Roberto De Marco, perché incapace di gestire la situazione di emergenza nella quale versa la nostra cittadina. La situazione di emergenza è stata creata dalla mancata corresponsione degli stipendi agli operatori del Consorzio Unico di Bacino e, intanto, molti soldi sono sperperati in modo insensato, nonostante la gravita della situazione.
Intanto, secondo indiscrezioni trapelate dal gruppo degli operatori ecologici, nella mattinata di lunedì 15 ottobre, accompagnati dai sindacati di categoria, gli stessi si sarebbero dovuti recare in comune e discutere delle problematiche direttamente col primo cittadino, sperando in un anticipo dello stipendio da parte dellamministrazione.
La situazione di disagio che vive San Marcellino sul versante rifiuti ed ambientale rispecchia i problemi che hanno numerosi Comuni dellagro aversano, ma sarà necessario risolvere il problema altrimenti la cittadina rischia un allarme igienico-sanitario.