Icaro, Di Muro spinge verso incontro sindacati-San Paolo

di Redazione

 SANTA MARIA CV. Mercoledì 3 ottobre; chi si aspettava decisioni significative circa la revoca dell’appalto ad Icaro o una risoluzione del problema salariale dei dipendenti dello stesso consorzio è rimasto sicuramente deluso.

Tuttavia, i pochi che stoicamente hanno resistito a questa narcolettica seduta consiliare, hanno potuto assistere ad un botta e risposta al vetriolo tra i consiglieri di maggioranza Rinaldi e Stellato. La necessità di trovare una celere soluzione al problema Icaro,consorzio arcinoto per essere stato colpito da Informativa atipica della Prefettura di Caserta per presunta infiltrazione mafiosa, è talmente condivisa che per il momento non sono previste azioni concrete.

La decisione di tutelare i lavoratori della cooperativa ha fatto si che si vada verso lo scioglimento del rapporto per naturale scadenza del contratto (fine novembre) con la seguente indizione di un bando europeo per la gestione dei parcheggi.

I parcheggiatori sono comunque in stato d’agitazione da due settimane per questioni salariali così, il sindaco Di Muro, come già era trapelato, ha confermato che si porrà come mediatore tra il sindacato dei lavoratori e la cooperativa sociale “San Paolo”, affidataria di Icaro del servizio di gestione parcheggi in città. Tutto faceva pensare ad una sala affollata dai manifestanti, invece solo un parcheggiatore presente ha potuto godere della performance dialettica di Fabio Monaco.

Non di meno il relatoresi è risparmiato nella lunghissima cronistoria delle strisce blu a Santa Maria fino ad arrivare allo scorso agosto. La delibera di giunta numero 116 del 14 agosto, relativa alla rapida risoluzione dei rapporti con Icaro, non ha trovato ancora rispondenza in azioni concrete ed il capogruppo udc ha proposto quale soluzione pro-tempore l’assegnazione della concessione attraverso una “mini gara” (affidamento diretto, ndr). La sua “mini-gara” si è subito scontrata con l’“I have a dream” del consigliere Leone. Il facente funzioni dell’assessore preposto Carlo Russo (purtroppo ospedalizzato), dopo aver chiarito che l’affidamento diretto può essere deciso autonomamente solo per concessioni fino a 40mila euro, si è abbandonato ad un nostalgico quanto inflazionato evergreen: “Io ho un sogno”. Il sogno di Leone era e resta far gestire “all’esterno” i parcheggi a categorie svantaggiate; tuttavia con un contratto determinato a 400 euro al mese , il suo sogno è divenuto ad ora l’incubo dei lavoratori.

Inaspettato l’intervento di Rinaldi che ha riconosciuto l’ambiguità della sua stessa maggioranza. “La delibera è un obbrobrio: revoca ma non revoca. E’ stata fatta il 14 agosto ed io non l’ho votata perché, come è normale che sia, ero in vacanza. La politica deve essere chiara- ha tuonato l’avvocato- specie in questa difficile congiuntura economica bisogna tutelare l’occupazione ma anche le entrate degli enti locali”.

La risposta severa è arriva da Stellato: ”Una delibera di giunta, tra l’altro ineccepibile tecnicamente, va difesa politicamente come atto della maggioranza a cui si appartiene”. Lo stesso penalista ha poi definita come “al limite dell’ammissibilità” la richiesta di convocazione del consiglio fatta da Monaco ed utilizzata dai consiglieri per semplice propaganda. La frattura tra Pd ed “il Rinnovamento” si è così palesata nelle parole di Mattucci che, in qualità di Presidente dell’Assise, ha dovuto difendere la sua decisione di indire il consiglio. La votazione dell’ordine del giorno è stata sfavorevole a Fabio Monaco ma ha dimostrato, involontariamente, come nella maggioranza Di Muro “i panni sporchi” non si lavano di certo in famiglia.

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