SESSA AURUNCA. Gli agenti del centro operativo Dia di Napoli hanno eseguito un decreto di confisca definitiva di beni contro il clan Esposito (detto Muzzoni) di Sessa Aurunca, nel Casertano.
Il provvedimento, emesso ai sensi della normativa antimafia dalla Corte di Appello di Napoli – VIII Sezione Penale Misure di Prevenzione, rappresenta la conferma in grado di appello di analogo decreto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, eseguito nel mese di aprile del 2008 e basato su una proposte avanzata dal direttore della Dia nei confronti di Mario Esposito, 53 anni, capo indiscusso dellomonima consorteria camorristica. Lo stesso provvedimento è stato confermato anche in Cassazione e, pertanto, i beni saranno consegnati definitivamente allAgenzia dei beni confiscati.
Si tratta di beni individuati a seguito di mirati accertamenti, attraverso i quali è stata acclarata linterposizione fittizia di soggetti nella titolarità di beni in realtà riconducibili al capoclan. Esposito annovera condanne per omicidi, associazione mafiosa, estorsione; attualmente è ristretto in regime di 41 bis essendo stato condannato, con sentenza passata in giudicato, allergastolo per associazione mafiosa, omicidio ed altro. Alluomo è stata applicata anche la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di cinque anni, con il versamento di una cauzione di 15mila euro.
I beni sottoposti a confisca definitiva, intestati a prestanome di Sessa Aurunca, ma nella disponibilità di Esposito, per un valore complessivo di oltre 4 milioni di euro, consistono in: un intero immobile sito in Sessa Aurunca, alla via Appia 1, composto da un fabbricato di due piani con giardino e piscina, edificato su unarea di circa 1660 metri quadrati, abitato dal nucleo familiare del proposto e di altri congiunti; un immobile a Sessa Aurunca, nel rione SantAgata, costituito da cinque appartamenti; dei terreni in località Monte Ofelio di Sessa Aurunca, per unestensione di oltre tre ettari, su cui insistono un fabbricato rurale ed altro in corso di realizzazione.