Arriva una nuova antenna per la telefonia mobile

di Redazione

 TEVEROLA. A Teverola, all’interno del centro abitato, si ricominciano a collocare antenne per la telefonia mobile.

Eppure, a ricordar bene, tra gli anni 2006 e 2007 il Comune di Teverola aveva raggiunto con i vari gestori delle telefonia mobile di allora l’accordo che avrebbero potuto potenziare i loro impianti di trasferimento del servizio di telefonia mobile collocando le loro “antenne” su di un unico traliccio al di fuori della “Cinta Urbana” del comune.

Infatti, un traliccio fu collocato accanto al cimitero e così si risolse il problema , inoltre credo di ricordare che in Commissione Ambiente del Comune fu redatto un regolamento a cui i gestori della telefonia mobile da quel momento si sarebbero dovuti attenere per eventuali nuove richieste e potenziamento di impianti .

Orbene da circa due settimane e comparsa dal nulla un bel gruppo di antenne, sicuramente di qualche gestore della telefonia mobile. A prima vista tale impianto sembra di discreta potenza ed abbraccia il territorio di Teverola per circa 360 gradi, esso è collocato sul terrazzo di un edificio che si affaccia su via Roma.

L’ impianto è facilmente riconoscibile per chi dal bar Commercio volge lo sguardo su via Roma in direzione del noto negozio che commercializza articoli sportivi.

Non so chi abbia potuto autorizzare tale impianto, né se abbia tenuto conto del regolamento citato e delle sentenze del Tar che ne avevano vietata la collocazione.

In un recente passato quando il terrore dell’Elettrosmog sollecitava l’attenzione di tutti per il timore di degli effetti sulla salute di tali antenne, si cercava di porre un limite e/o una distanza da particolari “Obiettivi Sensibili” come scuole, ospedali o edifici in cui sostavano bambini e/o persone anziane, tale distanza era di circa 300 metri ; oggi non è più così perché con l’escamotage che le antenne di permettono di diffondere il segnale radio con potenze minori che in passato , con una maggiore direzionalità e con l’introduzioni degli impianti a “celle” si cerca di rassicurare i cittadini sul quasi inesistenze pericolo per la comunità.

Comunque, tenuto conto che la posizione territoriale che è stata scelta con cura per la collocazione, fa si che tale impianto si trovi a poco più di trecento metri sia dal complesso scolastico di via Campanello , e sia dalla scuola materna di via Pecoraro, c’è da chiedersi se il gestore ha incaricato l’Arpac, o qualche laboratorio autorizzato ed abilitato, di effettuare la misurazione della potenza del segnale radio negli edifici scolastici citati? E se il gestore non lo ha fatto, se per caso ci ha pensato l’ufficio del Comune di Teverola che ha concesso l’autorizzazione al montaggio?

I risultati di tali controlli sono stati notificati al Comune? O si dovrà aspettare che, come accadde nell’anno 2006, il nostro consigliere regionale Caputo solleciti l’Arpac a monitorare l’inquinamento elettromagnetico di Teverola. A proposito tele monitoraggio fu poi fatto? E se si, chi conserva gelosamente i risultati?

Ing. Enzo Fumo
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