Capodarco, Griffo a LiberaMente: “Avrebbero fatto bene a stare zitti”

di Redazione

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. L’intervento dell’associazione “Liberamente” riguardante la decisione della Commissione tributaria provinciale è da ritenersi privo di ogni fondamento e non trova giustificazione alcuna se non nella ricerca della ribalta mediatica o della benevolenza della Capodarco.

In certi casi, a mio avviso, sarebbe meglio tacere piuttosto che parlare senza consapevolezza e senza costrutto. Nel caso del commento espresso dall’associazione Liberamente sulla decisione della Commissione tributaria provinciale in merito al ricorso presentato dalla Capodarco per il mancato pagamento di Tarsu ed acqua dal 2002 al 2011, fattispecie cui è doveroso aggiungere quella dell’allaccio abusivo alla rete idrica, si è sicuramente persa una buona occasione per stare zitti.

Affermare categoricamente, particolare che potrebbe far pensare alla malafede, che la sospensiva concessa alla Capodarco a seguito del ricorso avverso gli avvisi di accertamento Tarsu sia “un ulteriore provvedimento giudiziario in favore della casa famiglia”, è la dimostrazione che non si ha la minima conoscenza di quella che è la prassi consolidata presso tale Commissione giudicante, che, in prima istanza, di fronte ad una richiesta di sospensiva, tra l’altro, come in questo caso, relativa ad accertamenti per un ammontare complessivo anche abbastanza elevato, accorda la sospensiva nel 100% dei casi, senza riconoscere nulla nel merito a favore della Capodarco.

E mi sorprende che l’associazione Liberamente non abbia evidenziato almeno questo ultimo aspetto, essendo composta per la gran parte da avvocati o laureati in Giurisprudenza che ben dovrebbero conoscere la materia. Per questo motivo, le riflessioni dell’associazione in questione non meriterebbero alcun commento, anzi vorrei aggiungere che sono proprio gli interventi prodotti da entità o persone per il solo scopo di farsi pubblicità o di acquisire benemerenze, ad aver rafforzato, nel passato ed anche nel presente, la decisione di procedere alla disdetta del comodato d’uso.

È opportuno, infatti, ribadire, precisare e chiarire che la Commissione, come già precedentemente sottolineato, non si è espressa nel merito e non ha per niente accolto le ragioni della Capodarco, ma si è limitata a rinviare la decisione proprio nel merito all’udienza del 12/11/2012. E che la decisione adottata non abbia alcun valore nel merito si ricava anche dal fatto che le richieste del Comune riguardano, oltre la Tarsu, anche i canoni per l’acqua per il periodo che va dal 2002 al 2011 e, come sa anche il più sprovveduto degli avvocati, la competenza in giudizio su tali canoni spetta al Giudice di pace, per cui la Commissione tributaria non avrebbe potuto esprimersi nel merito e tantomeno avrebbe potuto pronunciare un giudizio positivo per la Capodarco, non essendo competente in materia.

Inoltre, riferire che si tratta di “un ulteriore provvedimento favorevole per la Capodarco”, richiamando evidentemente quello del Tar, oltre a confermare che siamo di fronte ad un maldestro tentativo di intorbidire la verità, dimostra che si è completamente a digiuno di nozioni giuridiche atteso che il Tar non ha fatto altro che riconoscere al Consiglio Comunale il diritto e la facoltà di disdire il comodato d’uso.

Abbiamo voluto, dunque, chiarire alcuni aspetti della questione ad un’associazione che, mascherata da culturale, si dedica, invece, esclusivamente alla politica, con un candidato sindaco già in pista, nonostante manchino alle prossime elezioni circa quattro anni che, in alcune occasioni, equivalgono…ad un secolo.

Mi meraviglia, infine, che un’associazione che si professa sostenitrice della legalità possa difendere qualcuno che cerca con mezzucci di bassa lega di non pagare la Tarsu e, cosa ancora più grave, che si allaccia abusivamente alla rete idrica, e ci fermiamo qua! Tutto ciò dimostra che l’associazione Liberamente avrebbe fatto meglio a tacere. Il silenzio in questi casi è d’oro. Parlando si possono solo aggiungere danni a danni.

Il sindaco Michele Griffo

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