AVERSA. Geometra e architetto. Due termini contigui, il primo la continuazione del secondo, ma difficilmente i due ordini di scuola, almeno ad Aversa, hanno mai avuto contatti.
Almeno sino a questanno con lincontro tra la facoltà di architettura e un nutrito gruppo di aspiranti geometri dellistituto Andreozzi di Aversa. Cultivare in-formazione in Facoltà è stato il tema dellappuntamento svoltosi nello splendido contesto dellAbbazia di San Lorenzo di Aversa, sede della Facoltà di Architettura, promosso e sostenuto dalle Aziende Speciali della Camera di Commercio di Caserta (Asips, Agrisviluppo, Sintesi).
Gli studenti del corso di Rilievo Urbano e Ambientale V° anno/Architettura e gli alunni della 3^A e 4^D geometri e 4?A agrario dellIts Andreozzi per un giorno hanno sperimentato un laboratorio didattico-esplorativo sul tema del riuso, riciclo, agricoltura, alimentazione. Stiamo attivando un circolo virtuoso spiegano le docentiSabina Martuscielloe Dolores Morelli affinché l’Orto di San Lorenzo della Facoltà di Architettura possa radicarsi nella Terra di Lavoro, donarsi alla Terra e rappresentare una buona pratica da declinare in primo luogo laddove i bambini crescono, per mutare linerzia e la rassegnazione in azioni concrete, accelerando etiche e poetiche trasformazioni.
E stata unoccasione hanno evidenziato i docenti Giuseppe Mattiello e Federico De Chiara per sensibilizzare gli studenti di gradi di istruzione differenti alla cura e al rispetto della propria terra attraverso un esperienza didattica-formativa che ha preso spunto dal recupero di unarea abbandonata del complesso monumentale di San Lorenzo, patrimonio della nostra città e oggi sede prestigiosa della Facoltà di Architettura.
I 40 studenti dellAndreozzi hanno partecipato fattivamente partecipato alla semina dellOrto della Facoltà architettura. Successivamente si è tenuto un seminario sul recupero del vuoto urbano. Con ritagli di giornali, gli aspiranti geometri hanno eseguito progetti per colmare un vuoto urbano sia con lagricoltura che con infrastrutture.
La partecipazione dei ragazzi del Geometra è stata dettata anche dalla consapevolezza che ad una certa età ci sono pericoli di devianze e con la cultura, la formazione indirizzata a determinati fini si cerca di iniettare degli anticorpi.