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AVERSA. Spettabile redazione di Pupia, avendo visto e ascoltato il vostro servizio in merito a via Seggio è opportuno che vi sia una risposta da parte del Basilisco, …
… il consorzio che da più di due anni sta cercando di rivitalizzare il centro storico e che, nell’ultimo periodo, sta cercando di proteggere il fenomeno della movida che finalmente, dopo anni di abbandono, sta facendo rivivere il centro storico cittadino. Innanzitutto, probabilmente, ci sarà stato un malinteso rispetto a quanto aveva affermato un nostro collega il quale dicendo che il Seggio è una zona della città che, a parer di molti, conquista ogni giorno fama e risalto presso le opinioni pubbliche delle cittadine e dei centri urbani della Provincia di Caserta è del nord di Napoli. Non si stava riferendo al commercio cittadino, bensì alla movida notturna. In riferimento, invece, alle numerose attività e le imprese che hanno trovato sede nella storica strada del centro, da mesi oramai: arredo interni, imprese di servizi, design per la casa, alimentari e abbigliamento, è effettivamente quanto successo negli ultimi mesi dopo (lunghi) anni durante i quali i negozi chiudevano senza essere sostituiti da nuove attività. Quello che sta accadendo in via Seggio deve essere inquadrato in un contesto più ampio altrimenti non si riesce a comprendere l’importanza del cambiamento che sta avvenendo. Sono ormai 15 anni che il centro storico si sta desertificando per diverse ragioni: il decentramento di servizi pubblici (spostati in periferia o comunque più lontano dalla zona), l’evoluzione del commercio con il cambiamento delle abitudini di consumo (oggi si tende a fare la spesa nel fine settimana abbinando acquisti all’intrattenimento) e con la conseguente nascita dei centri commerciali artificiali (nel raggio di 20 chilometri c’è la più alta concentrazione d’Europa di tali strutture) che hanno attirato sempre più cittadini aversani ed infine l’abbandono della zona da parte di molti residenti (in particolare nell’area di via Drengot). L’Amministrazione comunale non ha di certo “protetto” il nostro centro storico prima spostando il mercato da Piazza Marconi poi chiudendo via Seggio per lungo tempo con lavori stradali che hanno dato il colpo definitivo al commercio locale. D’altra parte i commercianti non si sono adeguati ai mutamenti che avvenivano intorno non offrendo così quei prodotti e quei servizi che i clienti richiedevano (spesso anche a causa della legislazione che, ad esempio, non permetteva di aprire dopo determinati orari o la domenica ad esempio). Nel servizio avete evidenziato come di giorno non vi siano clienti: a seguito degli eventi di cui sopra e complice la crisi dei consumi, potete girare in qualsiasi città trovando la stessa situazione (compresa via Roma come suggeritovi da uno dei commercianti). Oggi la città ha però una grande opportunità con la movida: riappropriarsi del proprio centro storico ridandogli quel ruolo centrale che ha in ogni grande metropoli. In poco più di un anno (a fronte di 15 di declino) c’è in atto un cambiamento di percezione della zona: da morto il seggio è tornato vivo e pulsante con migliaia di giovani che arrivano dall’agro aversano a popolarlo ed oggetto di rinnovato interesse imprenditoriale. Molti si lamentano del fatto che tale sviluppo è solo notturno ma in realtà è solo questione di tempo e di corretta gestione del fenomeno: oggi si può stare aperti per legge in orari diversi da quelli tradizionali per cui ben presto imprenditori illuminati cominceranno ad investire in attività commerciali in linea con il target di utenza della zona (vedi abbigliamento giovanile, telefonia e accessori, bigiotteria, scarpe, borse, ecc.) restando aperti proprio in quegli orari in cui le persone arrivano; magari saranno proprio i commercianti attualmente in zona a riconvertirsi approfittando di tale fenomeno. E tale evoluzione potrebbe portare anche allo spostamento dell’inizio dell’arrivo dei clienti in orari diurni, magari nel pomeriggio: prima si viene a comprare e poi ci si intrattiene. Siamo in un momento cruciale dove è necessario che l’intera cittadinanza e l’amministrazione si rendano conto che bisogna essere uniti per incanalare tale fenomeno nella giusta direzione, correggendo gli aspetti negativi, evidenziati anche nel vostro servizio e che sono frutto della repentina crescita della zona, e ponendo in essere quelle azioni che non reprimano il fenomeno ed allo stesso tempo incentivino lo sviluppo anche diurno del nostro centro storico affinchè ritorni ad essere il cuore pulsante della città e dell’agro come lo era una volta. Il Basilisco, insieme a tutti gli imprenditori notturni, chiederà lunedì ufficialmente al Comune un incontro proprio per discutere di tali problematiche.Il Basilisco Borgo Commerciale Normanno