AVERSA. Suap in piazza Fuori SantAnna, mercatino coperto di piazza Giovanni XXIII, Casa dello studente nellex carcere mandamentale, Infopoint in piazza Mazzini, casa natale di Domenico Cimarosa.
Parte del programma triennale delle opere pubbliche? Un libro dei sogni? No, semplicemente, tante opere pubbliche, costate alla collettività decine e decine di milioni di euro, realizzate, concluse e, inspiegabilmente, mai utilizzate anche dopo anni e anni, come nel caso del parco urbano che è stato anche dedicato al regista aversano Ninì Grassia, in via Atellana, aperto al pubblico solo qualche giorno fa.
Un elenco di opere pubbliche che fanno bella mostra di sé, ma non vengono utilizzate per quello che dovrebbero, fornendo non pochi servizi utili agli aversani.
Sportello Unico per le Attività Produttive. Già pronto anchesso da almeno due anni, non riesce ad aprire i battenti. Eppure, dopo aver sottratto larea dellex deposito della Ctp alle tranvie, tutti gridavano alle possibilità di sviluppo. Per il Suap, poi, si erano avute anche discussioni infuocate tra le varie associazioni di rappresentanza dei commercianti per la gestione dello Sportello. Tutte cose senza senso, considerato che gli uffici rischiano di invecchiare per mancato utilizzo, mentre larea circostante versa nel degrado più nero. Eppure uno sportello di questo tipo, al servizio anche di altri comuni dellAgro Aversano, sarebbe un sollievo per tanti imprenditori, soprattutto in questo momento di crisi acuta.
Mercato coperto di Piazza Giovanni XXIII. Doveva servire per risollevare le sorti di una zona da sempre degradata. Il quartiere delle case popolari, le palazzine, come le chiamiamo in città, sono un ghetto del quale la città tenta di dimenticare lesistenza. I propositi buoni cerano, ma, dopo la realizzazione dellopera nulla è cambiato. Anzi, di fatto si è creato una sorta di ecomostro che, forse, sarebbe stato meglio non aver mai realizzato.
Casa dello studente in via Saporito. Ad essere in difetto in questo caso sarebbe luniversità alla quale lamministrazione comunale, già sotto la sindacatura di Mimmo Ciaramella aveva consegnato formalmente le chiavi di quello che nel passato è stato il carcere mandamentale di Aversa. Anche qui abbiamo stanze pronte, ma gli universitari non vi hanno mai messo piede, nonostante i tanti soldi pubblici spesi per ristrutturarlo.
Infopoint. Voluto fortemente dai ragazzi ex An, costato trentamila euro, spostato dalla prima sede perché dava fastidio ad un potente privato, doveva rappresentare il punto di partenza dellavventura della prima Contea Normanna in Italia Meridionale nel mondo del turismo. Sono, oramai, trascorsi due anni e quel bruttissimo chiosco di cemento e lamiere è ancora là, chiuso. Visto quanto è costato ha dichiarato il sindaco- abbiamo il dovere di recuperarlo.
Casa Cimarosa. Quante iniziative sono state intraprese dallamministrazione Ciaramella a favore del Figlio più illustre della nostra città. Il festival internazionale a lui intitolato, lesposizione dellatto di battesimo in collaborazione con la parrocchia della Trinità e così via. Ma, inspiegabilmente, dopo praticamente dieci anni questa casa che ha visto nascere il genio musicale dellOpera Buffa non è stata ancora, anche in questo caso, recuperata. Eppure ci si era illusi addirittura di trasformarla in conservatorio.
La posizione dellamministrazione comunale. Non vogliamo addossare colpe a nessuno. Abbiamo avuto uneredità che abbiamo accettato tout court, senza beneficio di inventario. Cera un patto tra galantuomini che abbiamo rispettato. Ora, per quanto riguarda il patrimonio comunale, le strutture da utilizzare e così via, stiamo amministrando da meno di sei mesi, ma ci stiamo rendendo conto di quello che cè da fare e lo stiamo facendo come dimostrano già lutilizzo dellarea della fiera settimanale e del parco di via Atellana, due opere ferme da tempo ha dichiarato il sindaco Giuseppe Sagliocco.