AVERSA. Carattere difficile, autoritario, a capo di unamministrazione immobile, rapporti pessimi anche con gli alleati.
Del sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco si dicono soprattutto queste cose. Per sfatare un mito, ma, soprattutto per sapere come lui effettivamente vede queste cose, gli abbiamo rivolto qualche domanda tra il personale e il pubblico.
Sindaco sceriffo, Giamburrasca, podestà? Quanto cè di vero in questi appellativi che la stanno perseguitando in questi primi mesi di sindacatura? Non cè assolutamente nulla di vero. Io vorrei solo rappresentare, concretizzare gli interessi diffusi. Capita sovente che per farlo sono costretto ad essere aspro, ma non è colpa mia. Mi si descrive così ma non lo sono. Spesso sono le circostanze che ti costringono a comportarti in un certo modo. Ad esempio, premesso che in città ci sono tanti fermenti che vanno valorizzati, vorrei organizzare un Natale ad Aversa che veda insieme le varie associazioni, soprattutto dei commercianti, ma ad oggi ci sono solo contrasti e, allora, finirà che a decidere dovrò essere io. Ma ho anche buoni rapporti e serbo buoni ricordi di persone come Gerardo Di Lella o Gaetano DAponte, per cui non è poi vero che riesco a bisticciarmi con tutti.
Ci riesce, però, ed anche bene, con i rappresentanti del Pdl. Sono rapporti di conflitto apparente, ma nella sostanza i più sanno che certe cose vanno fatte e cè disponibilità al confronto reciproco su grandi temi. Può esserci diversità di vedute su alcuni argomenti e siamo pronti al confronto al quale non mi sono mai sottratto. Questa amministrazione notifica ad ogni esponente politico istituzionale qualsiasi atti anche intermedio. Siamo trasparenti e pronti, lo ripeto a discutere, ma questo no significa rinviare le cose da fare alle calende greche.
Dallopposizione dicono che lei, in questi cinque mesi di amministrazione, si è limitato a fare proclami ma nulla di concreto. Cosa risponde? Evidentemente siamo di fronte ad unopposizione disattenta, anche se spesso sollecita ed è pronta ad interagire. Le cose da fare sono tantissime ed alcune le abbiamo già fatte. Una tra tutte: il trasferimento della fiera settimanale, la cui struttura, pronta da due anni, non apriva; abbiamo sbloccato i loculi cimiteriali. Opere ereditate, ma portate avanti. Inoltre, la zona del Rione Ferrovia non è come labbiamo ereditata. Penso, poi, alla costituzione della task-force per i rifiuti e a quella non meno importante per il recupero dei residui attivi. Loperato di questultima ci deve portare a più soldi in cassa e a un conseguente maggiore attivismo. Nelle ‘palazzine’ siamo presenti dal giorno dopo lelezione anche con attività, divenuta ordinaria, di pulizia che coinvolge tutta la zona di Aversa Nord. Abbiamo sbloccato la vicenda del Distretto per le cure ai disabili facendo venire ad Aversa i rappresentanti dei diversi comuni. Non mi aspetto complimenti dallopposizione che fa il giusto gioco delle parti, ma quando mi guardo nello specchio mi dico che sto facendo quanto avevo promesso.
Cosa cè da fare nel prossimo futuro? Dobbiamo passare alla nostra fase programmatica, anche se cè ancora tanto da fare relativamente alle cose già in essere tipo il Programma Piu Europa che vogliamo portare a buon fine. Stiamo recuperando i rapporti con lIacp non solo per la manutenzione di due, tre aree cittadine, ma anche per uneffettiva riqualificazione. Abbiamo, ancora, recuperato il protocollo dintesa con Regione Campania e MetroCampania per la riqualificazione della zona dellAnnunziata. Insomma, ci stiamo dando da fare anche se qualcuno non lo percepisce, nonostante gli atti inviati sino a casa. Ma, forse, la verità è che ognuno li legge come vuole.