CASERTA. La squadra mobile di Caserta, nel contesto delle indagini coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli dopo la cattura del superlatitante Michele Zagaria, ha rinvenuto un altro rifugio, verosimilmente utilizzato dal boss durante la sua lunga latitanza, conclusasi con il blitz del 7 dicembre 2011.
Il rifugio, realizzato con le stesse caratteristiche di quello di via Mascagni, nel quale fu arrestato Zagaria, è stato trovato sotto le fondamenta di unabitazione monofamiliare, situata anchessa a Casapesenna, in via Colombo. Lo stabile, di due piani, disabitato da tempo, risulta di proprietà di un imprenditore locale, incensurato.
Anche in questo caso, i poliziotti hanno dovuto abbattere una parete interna che, rimossa attraverso un meccanismo elettrico, celava un ascensore idraulico tramite il quale si accedeva ad una stanza di circa 60 metri quadrati, realizzata ad una profondità di cinque metri, allinterno della quale è stato rinvenuto solo dellarredo smontato.
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