Egitto, scontri tra manifestanti e polizia

di Redazione

 CAIRO. Nuova giornata di proteste al Cairo. Migliaia di giovani sono scesi in piazza Tahrir per protestare contro il decreto per cui le decisioni del presidente Mohamed Morsi sono inappellabili.

Per poi fare tornare sui suoi passi dicendo che era “un decreto temporaneo”. Ma i cittadini non ci stanno e hanno organizzato manifestazioni in tutto il Paese. E nella capitale sono ricominciati gli scontri con le forze dell’ordine.

Violenze esplose già nella notte. E ricominciate nelle prime ore della mattina. La polizia, riferisce l’agenzia di stampa Dpa, è ricorsa all’uso dei lacrimogeni per disperdere un gruppo di dimostranti riuniti nei pressi dell’ambasciata americana, vicino a piazza Tahrir, simbolo della rivoluzione. Secondo alcune fonti i manifestanti avevano iniziato a lanciare sassi e pietre contro la polizia.

Dall’inizio delle proteste contro il decreto presidenziale almeno due persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite. I Fratelli Musulmani e altri gruppi che li sostengono hanno rinviato la manifestazione a sostegno di Mursi che era prevista per oggi per evitare ulteriori tensioni.

Intanto, il Consiglio di Stato, il più alto tribunale amministrativo del Paese, ha fatto sapere che il 4 dicembre terrà la prima udienza sui 12 ricorsi contro il decreto di Morsi. I ricorsi sono stati presentati da gruppi di avvocati e attivisti che chiedono l’annullamento del decreto.

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