TEL AVIV. Hamas prosegue con il lancio di razzi su Israele e il Nord di Gaza viene colpito dalle bombe. Niente tregua, dunque,per la visita del premier egiziano Hisham Kandil nella Striscia.
Kandil è arrivato a Gaza per mostrare il suo sostegno al popolo palestinese. La sua missione, concordata con il presidente egiziano Mohammed Morsi, ha come obiettivo finale quello di mediare per un cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi.
Israele, però, nega di aver violato il cessate il fuoco. Era stato Benjamin Netanyahu a dichiarare uno stop dei raid durante la visita di tre ore di Kandil nella Striscia. La radio militare riferisce di attacchi nella zona di Jabalya: due palestinesi sono rimasti uccisi. Giovedì il bilancio si era fermato a 19. Tre le vittime sul fronte israeliano.
Gli attacchi sulla Striscia sono un’aggressione, ha detto Kandil, sottolineando che il mondo deve agire per fermare gli attacchi. L’Egitto “non risparmierà alcuno sforzo” per raggiungere una tregua a Gaza, ha aggiunto. “La visita della delegazione egiziana è ufficialmente di natura politica e umanitaria e mira a manifestare piena solidarietà con il popolo palestinese a Gaza”, ha dichiarato Issam al-Daalis, consigliere speciale del primo ministro egiziano.
Le forze armate israeliane non hanno condotto alcun attacco nella Striscia di Gaza da quando vi è entrato il premier egiziano, ha detto all’Ansa un portavoce militare israeliano. Secondo quest’ultimo, Israele è estraneo alla deflagrazione che ha provocato nel campo profughi di Jabalia la morte dei due palestinesi. Nelle ultime tre ore – ha precisato – da Gaza sono stati sparati verso Israele una sessantina di razzi.
Un razzo anticarro sparato da Gaza ha centrato una jeep utilizzata da giornalisti israeliani mentre si trovava a ridosso della Striscia di Gaza, fra i kibbutz israeliani di Kissufim e Beeri. Il veicolo è stato distrutto, ma non si segnalano vittime. In precedenza, da Gaza una milizia locale aveva annunciato di aver distrutto una jeep dell’esercito israeliano.
Un’atmosfera di guerra si avverte anche oggi in Israele, dopo che ieri un missile ha colpito Tel Aviv rompendo un periodo di “quiete” per la Capitale che durava dal 1991. Da stamane decine di razzi sparati da Gaza hanno colpito numerose località nel Sud del Paese fra cui Ashqelon ed Ashdod. L’aviazione militare israeliana ha condotto nuovi violenti bombardamenti sulla Striscia, rende noto il ministero dell’Interno di Hamas. “Ci sono stati 130 attacchi durante la notte”, afferma il portavoce ministeriale Islam Shahwan, parlando di “decine di bombardamenti” nel primo mattino.
I nuovi raid israeliani hanno distrutto in particolare un edificio amministrativo del ministero dell’Interno, utilizzato soprattutto per i rinnovi dei passaporti, nel quartiere di Tel al-Hawa. Da parte sua, l’esercito israeliano parla di 11 razzi sparati da Gaza dalla mezzanotte scorsa.
Un portavoce militare ha intanto precisato che Israele ha richiamato 16 mila riservisti. In prevalenza si tratta di unità di fanteria e del genio.