La Spagna si conferma sempre più dominatrice indiscussa del calcio del vecchio continente.
Nellamichevole di lusso, disputata tra le furie rosse e gli uomini di Mangia allo stadio Franchi di Siena, gli ospiti hanno portato a casa un risultato rotondo che non rende a pieno la realtà, specie per quello che lItalia ha espresso nella seconda frazione di gara.
LE FORMAZIONI
Italia U21 (4-4-2):Bardi; De Sciglio, Capuano (25′ st Romagnoli), Caldirola, Frascatore; Sala (14′ Sansone (37′ st Sampirisi)), Marrone (25′ st Baselli), Crisetig, Saponara (44′ Donati); De Luca (1′ st Longo), Immobile (1′ st Gabbiadini). A disp.: Colombi, Perin, Barba.Ct.: Mangia.
Spagna U21 (4-2-3-1):Marino; Carvajal (13′ st Mallo), Bartra, Martinez (1′ st Nacho), Aurtenetxe; Romeu (38′ st Sergi Roberto), Koke (1′ st Illaramendi); Delofeu (13′ st Tello), Isco (38′ st Suso), Sarabia (34′ st Muniain); Rodrigo (13′ st Alvaro). A disp.: Robles. Ct.: Lopetegui.
Arbitro:Zwayer (Ger)
LA GARA. Linizio è stato a dir poco traumatico per gli azzurrini che sono andati sotto di ben due goal: il primo ad opera di Rodrigo, che al 19 ha sfruttato unottima verticalizzazione di Isco, il secondo di Dolofeu, che al 34 ha avviato un contropiede per poi concluderlo mettendo alle spalle di Bardi. Ma lItalia che è scesa in campo nel secondo tempo è di unaltra pasta: a metterlo in chiaro ci pensa lattaccante dellEspanyol, di proprietà dellInter, Samuele Longo, che al 57 sfugge alla difesa spagnola, grazie ad un ottimo passaggio di Sansone, e porta sull 1-2 i suoi. I tanti tentativi azzurri si spengono senza successo e nel finale, al 92, su azione fotocopia ai precedenti due goal messi a segno, la Spagna chiude i conti: Muniain serve Alvaro sullo scatto, per lattaccante è un gioco da ragazzi mettere in rete.
COMMENTO. E una sconfitta che può essere considerata costruttiva per lItalia, che è riuscita a giocarsela con una squadra sulla carta superiore, pur non avendo a disposizione lestro di Insigne e dovendo rinunciare a Saponara e Sala nel corso della gara. Note positive sono Sansone, Longo e lo stesso Gabbiadini. Limpressione è che Mangia debba lavorare sulla fase difensiva, per ben tre volte sorpresa dalla velocità avversaria.