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MILANO. Avrebbe concesso favori, dal cibo alle condizioni di vita nel carcere, in cambio di prestazioni sessuali.
Sarebbero questi i motivi che hanno portato allarresto del cappellano del carcere di San Vittore, Alberto Barin, 51 anni.
Il cappellano è accusato di violenza sessuale aggravata continuata e concussione. Lo si apprende da una nota ufficiale della procura di Milano firmata dal procuratore capo Edmondo Bruti Liberati. A denunciare il sacerdote, sei detenuti stranieri.