CHIETI. È stato arrestato Marco Del Vecchio, 37 anni, figlio e omicida della coppia trovata morta nella propria abitazione di Vasto.
Luomo vagabondava per il centro storico della città e nel momento in cui è stato arrestato aggredendo anche i Carabinieri che lo hanno condotto nella Caserma di Vasto: al momento del fermo infatti, Del Vecchio ha preso a testate uno dei militari che lo aveva bloccato con addosso larma per condurlo in caserma. L’omicida, un tossicodipendente senza lavoro, è stato rinchiuso presso la camera di sicurezza della locale Compagnia, dove è arrivato il comandante provinciale dei carabinieri,Salvatore Ronzo. Le indagini sono coordinate dal capitano della Compagnia,Giancarlo Vitielloe dal pm Enrica Medori.
Proprio a causa dell’aggressività manifestata dall’omicida, la Procura di Vasto, nell’ordinare il suo trasferimento in carcere ha raccomandato una adeguata collocazione del detenuto e la sua continua vigilanza. Il legale dell’uomo, Raffaele Giacomucci, aveva anche chiesto al pm una perizia medica per verificare se le condizioni fisiche e psicologiche del suo assistito fossero compatibili con l’interrogatorio: l’avvocato ha aggiunto che l’uomo aveva subito dei trattamenti sanitari obbligatori e che recentemente era stato dal fratello a Bologna per seguire alcune cure presso una struttura di recupero.L’incontro si è svolto presso la Compagnia dei carabinieri di Vasto, dove Del Vecchio è stato condotto dai militari dopo essere stato rintracciato e bloccato nel centro storico.
Martedì mi recherò nella casa circondariale di Torre Sinello – ha dichiarato ai giornalisti all’uscita della caserma dei carabinieri il legale di Del Vecchio – per capire cosa è successo nella casa dove viveva con i genitori. Solo allora stabiliremo il da farsi. Il difensore ha ricordato che il suo assistito è stato molte volte in trattamento sanitario obbligatorio e che era in cura anche per l’uso di sostanze stupefacenti. Ribadisco che non è stato in grado di riferire cosa sia accaduto ieri pomeriggio in quella casa. In base alla ricognizione cadaverica, eseguita dal medico legalePietro Falco, l’omicidio va inquadrato come un gesto d’impeto, compiuto forse in preda a un raptus. Lautopsia dei corpi di Emidio Del Vecchio, di 78 anni, e di Adele Tumini di 72, sarà effettuata tra martedì e mercoledì.
Lomicidio si è consumato nel pomeriggio di domenica, forse verso le 16. A scatenare lennesima lite sfociata poi in tragedia sarebbe stata unulteriore richiesta di soldi da parte di Marco, che non riusciva più a soddisfare i suoi bisogni di tossicodipendente. A confermare la frequenza di queste liti anche le voci di molti parenti, segno che laggressività delluomo, che divideva labitazione con i due coniugi, era stata più volte manifestata. Ma questa volta, dopo la lite, la tragedia. Subito dopo lomicidio, Marco, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe cercato di pulire le tracce di sangue ed eliminare le prove di quel delitto: i corpi sono stati infatti rinvenuti sotto il letto dellassassino.
Il ritrovamento dei cadaveri della coppia però è avvenuto solo a mezzanotte quando in casa è arrivata laltra figlia della coppia, Nicoletta, che ha fatto la spiacevole scoperta. Di fronte alla domanda su dove fossero i genitori Del Vecchio si è agitato ed è fuggito, mentre la donna ha chiamato i Carabinieri che hanno poi trovato i corpi. Da quel momento sono scattate le ricerche dell’uomo, individuato nella mattinata di lunedì nel centro storico di Vasto e bloccato da numerosi militari ai quali Del Vecchio, armato ancora del coltello con cui aveva ucciso i genitori, ha opposto resistenza, ferendo lievemente tre dei Carabinieri intervenuti, colpiti con calci, pugni e una testata.