LODI. Cè riserbo e concentrazione allinterno delle forze dellordine e della procura per le indagini sullomicidio dellappuntato scelto Giovanni Sali, ucciso sabato pomeriggio a Lodi.
Gli inquirenti stanno indagando sulla vita privata e professionale del carabinieri, ma al momento nulla sembra emergere. Dalle indagini è risultato evidente che Sali era un ottimo carabiniere, meticoloso, con le stesse frequentazioni di sempre, così come nella vita privata. Nulla fuori posto. Divorziato, ma senza strascichi o liti tra ex coniugi, e due figlie, di 16 e 21 anni, che adorava.
La domanda, dunque, è sempre la stessa: chi e perché ha ucciso Sali? Al momento, al vaglio degli investigatori ci sono i filmati di una nuova telecamera dopo quella della Banca Popolare collocata, più giù, nella piazza del monumento ai carabinieri. E probabile che a sparare, con la stessa pistola dellappuntato, siano state due persone e non una.
Le indagini non sono semplici. Anche perché in quel momento, nei pressi del luogo in cui è stato ammazzato Sali, cerano parecchie persone che uscivano dalla chiesa vicina. Quindi, anche isolare i cellulari i presenti in quel posto sarà complicato. In molti avevano anche fatto notare che in zona ci sono parecchie abitazioni di persone in odore di ‘ndrangheta.
Ma questa ipotesi è stata smentita dagli inquirenti. La criminalità non uccide sotto casa, hanno detto. A uccidere, dunque, potrebbero essere stati dei criminali comuni che non hanno esitato a saltare addosso allappuntato, prendergli la Beretta 92 e premere il grilletto.