La ragazza del lago: si scava nella vita di Federica

di Emma Zampella

Federica MangiapeloROMA. 11 ore di interrogatorio con i carabinieri non sono stati utili per sciogliere i sospetti sulla morte di Federica Mangiapelo, la 16enne trovata morta giovedì mattina a Vigna di Valle, sulle rive del lago di Bracciano.

Ilfidanzato Marco, 18enne di Formello, che lavora come cameriere in un ristorante di Anguillara, sembra estraneo alla vicenda. “Non ero con lei tra le 4 e le 5 del mattino. Ero con un amico”, ha assicurato il ragazzo anche se era stato proprio lui, la sera del 31 ottobre, a passare a prendere Federica per uscire.Il racconto di Marco è stato confermato dall’amico, a sua volta interrogato a lungo dai militari. Gli investigatori dell’Arma non sonoancora riusciti a capire molto sulla dinamica dei fatti.

In queste ore si stanno passando al vaglio le registrazioni delle telecamere in dotazione ai ristoranti della zona di Vigna di Valle, per cercare di cogliere qualche indizio sugli spostamenti della ragazza. Al setaccio i locali di Anguillara perverificare se Federica sia stata vista con qualcuno nelle ore immediatamente precedenti la scomparsa.

La dinamica dei fatti, al momento, sembra far cadere l’ipotesi di un coinvolgimento della ragazza nei meandri di una pista satanica. L’ipotesi si era sviluppata subito dopo la scoperta del corpo: le cinque croci rinvenute sulla spiaggia, nelle vicinanze del locale “Cuba Libre”, a un centinaio di metri dal cadavere, non sarebbero altro che sinistre decorazioni di un party organizzato per Halloween. Una donna che abita a ridosso del locale ha però riferito di non aver notato nessun movimento e di non aver sentito musica. “Ieri sera e per tutta la nottata ha piovuto a dirotto – ha raccontato – io mi sono chiusa in casa con le finestre sbarrate. A parte il fragore della pioggia non ha sentito alcun rumore che potesse far pensare che lì fosse in corso una festa”. In un altro locale del lungolago si è svolta una festa di Halloween ma il titolare ha escluso che tra i partecipanti ci fosse anche la 16enne, anche perché si trattava di un party privato, ad inviti.

Intanto, sabato mattina sarà effettuata l’autopsia sul corpo della vittima che sarà in grado di accertarne le cause del decesso.Il suo ritrovamento è avvenuto dopo che un ciclista ha notato il corpo della ragazza steso a faccia in giù, segnalandolo alle forze dell’ordine.Il braccio destro in una posizione innaturale (tanto che fino all’arrivo del medico legale si è pensato fosse fratturato), il giubbottino chiuso fino al collo. I capelli biondi intrisi d’acqua, come i jeans e le scarpe coperti anche di alghe. Al momento si cerca di escludere la pista del’omicidio anche perché sul corpo non ci sono segni di violenza, tranne il braccio fratturato. “Non è annegata: è morta quasi sicuramente per un malore. Ma dobbiamo capire provocato da cosa e se, quando si è sentita male, la ragazza fosse da sola o con qualcuno”, dicono i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia.

L’interrogativo degli inquirenti in queste ore è uno: come è arrivata Federica in spiaggia? A sentire chi era con lei, pare che le sia stato offerto un passaggio da giovani di un’altra comitiva. Per arrivare alla spiaggia di Vigna di Valle ci sono ben 7 chilometri. “Troppi – ipotizza qualcuno del luogo – per pensare che una ragazza come lei, sotto effetto dell’alcol, potesse percorrerli a piedi e sotto tutta quella pioggia”. I carabinieri escludono che la giovane sia stata trascinata da qualcuno, così come sia scivolata da sola nel lago e poi trasportata a riva dalla corrente.

Federica, una bionda adolescente, è figlia di due genitori separati che sono accorsi nella notte di mercoledì in caserma per denunciarne la scomparsa. Ma non hanno fatto in tempo, perché a loro è stata data la drammatica notizia. Il papà Gigi, molto conosciuto ad Anguillara, gestisce un banco di biancheria nel mercato cittadino. La madre Rossella assiste i disabili per una cooperativa del Comune. Federica aiutava il padre e aveva un fratellino di 10 anni che adorava. “Ma soffriva molto per la separazione dei genitori”, spiega uno zio.

Scavando nella vita di Federica sembra evidente che la ragazza avesse preso una strada sbagliata dopo la separazione dei genitori, aveva abbandonato la scuola arrivando a stento alla terza media. Aveva deciso di lavorare con il padre: un uomo che tutto il paese conosceva per la sua voglia di aiutare, anche in parrocchia, chi ne aveva bisogno. Così come la madre, conosciuta in paese anche per il suo operato a favore delle fasce più deboli.

Nel suo passato scolastico si scopre che era assistita da un’insegnante di sostegno. L’insegnante – che ovviamente vuole restare anonima – affonda malvolentieri nei ricordi, ormai di un paio d’anni fa: “Un anno era stata bocciata. – racconta – Aveva un carattere molto particolare: un giorno una furia scatenata, l’altro adorabile. Sì, erano proprio questi suoi comportamenti a giustificare la mia presenza. Che tipo di disturbo? Sicuramente non fisico, ma non saprei dirle altro, non potrei dirle altro. Potrei solo riassumere: aveva problemi nel suo rapporto con il mondo degli adulti”.

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