M5S, è polemica sui “dissidenti” Salsi e Favia

di Emma Zampella

Federica salsigiovanni faviaREGGIO EMILIA. Scintille nel Movimento Cinque Stelle: i dissidenti del “padre padrone”, Beppe Grillo, crescono a vista d’occhio.E dopo la Salsi, arriva Favia.

La polemica è scoppiata dopo la partecipazione di Federica Salsi alla puntata della trasmissione di Rai3 “Ballarò”. “I talk show sono il vostro punto G”, ha detto il comico genovese riferendosi a quella partecipazione. La Salsi ha replicato: “Non si può procedere alla lapidazione pubblica se non la pensi come Grillo. Io ho aderito a questo movimento perché ne condividevo lo spirito e le idee, ma non voglio che si trasformi in Scientology”. Ma, letto questo passo del discorso in consiglio comunale, è stata lasciata da sola, sedendo lontana dai banchi dei grillini.

La Salsi in questi giorni ha ricevuto numerosi insulti sul web: “Io non sono una star, quindi non faccio la showman o la showgirl, ma sono una persona e vorrei essere rispettata in quanto tale, per le mie idee, sia da Grillo sia dagli attivisti del movimento”, ha spiegato, aggiungendo che “se queste mie parole serviranno alla maturazione di una consapevolezza che si sta imboccando una strada sbagliata politicamente (quella con Di Pietro) e moralmente (la denigrazione sistematica di chi non la pensa come te) allora saranno utili a qualcosa”.

“Proporre Di Pietro è un tradimento. Non era nel programma e da nessuna altra parte. Io mi sento tradita. Grillo, hai sempre detto che non ci saremmo alleati con i partiti. Adesso proponiamo presidente della Repubblica Di Pietro e nessuno chiede a Grillo perché?”, ha detto ancora Salsi, che è anche tornata a ribadire le critiche al leader del Movimento per la sua proposta di candidare il leader dell’Idv al Quirinale. “Non sarà che i rapporti di amicizia tra Beppe, Di Pietro e Casaleggio riescono a nascondere anche le realtà emerse dall’inchiesta di Report?”, si è chiesta la Salsi, rivelando di aver pensato che “la prosecuzione con un altro post di Grillo nell’accanimento nei miei confronti sia stato un modo per gonfiare la polemica al fine di non affrontare il vero problema che è emerso in questi giorni: l’idea unilaterale di un futuro collegamento con Di Pietro”.

AncheGiovanni Favia, consigliere dei Cinque Stelle in Regione Emilia Romagna, indicato come “dissidente” dopo il fuori onda con le critiche a Grillo e a Gianroberto Casaleggio, torna a criticare duramente il M5S:“La fedeltà cieca verso le persone è propria solo dei cani”.

In un’intervista alCorriere della Sera, Favia ha detto che il movimento non deve ricalcare i vizi dei vecchi partiti:“La fedeltà dovrebbe sparire, ci dovrebbe essere invece lealtà”. Dopo aver invitato la leadership a farsi “un bagno di umiltà”, Favia ha spiegato, in una chiacchierata con Repubblica, che, per quanto Grillo sia il megafono del movimento, i grillini non sono le suemarionette.“Non siamo un fan club – ha spiegato Favia – personalmente spero che i miei rapporti con Grillo si aggiustino col tempo ma ora per me conta la fiducia dei cittadini”. Secondo il consigliere emiliano, il comico genovese ha un’idea di garante un po’ invasiva:“Non solo fa rispettare le regole ma le stabilisce…”.

E la polemica conFederica Salsiè esagerata, come è sbagliato confrontarsi con un proprio consigliere sul blog. Sarebbe, infatti, bastata una telefonata. “Sono certo che Federica non sarà fatta dimissionare dalla base, sanno che persona è – ha concluso Favia – non ci sarà comunque nessuna scissione ma credo che il movimento si evolverà anche oltre il suo fondatore”.“Qui in Emilia abbiamo anticipato i successi e ora anticipiamo i problemi – ha detto – è normale che ci siano, bisogna affrontarli prima che siano in tutta Italia”.

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