MILANO. Giallo a Milano, dove una donna, sui 30 anni,è stata trovata morta nell’appartamento di un rapinatore, legata mani e piedi e con la testa avvolta in un sacchetto di plastica.
La scoperta è stata fatta da una pattuglia della polizia che era entrata per una perquisizione all’indirizzo di una bolletta trovata in tasca all’uomo arrestato per tentata rapina a un supermercato.
Al momento non sono note le generalità della vittima, ma il nome dovrebbe essere quello scritto su un vecchio quaderno ritrovato nell’appartamento. L’appartamento si trova in piazzale Lagosta, nel “quartiere Isola”, zona a nord del capoluogo lombardo. Il cadavere era in cucina, “incaprettato” e con il sacchetto in testa, con alcuni tagli al viso. Elementi che fanno pensare ad una morte terribile per la donna.
Nel tardo pomeriggio di mercoledì il rapinatore, un 56enne tossicodipendente noto in zona come “Vincenzo il drogato”,era stato arrestato dopo aver tentato, armato di cacciavite, una rapina in un supermercato di via Porro Lambertenghi, nella stessa zona in cui si trova l’appartamento. Quando è stato immobilizzato dai poliziotti, aveva adosso un po’ di droga, un mazzo di chiavi e una bolletta che riportava l’indirizzo della sua abitazioneinpiazzale Lagosta. A quel punto, la polizia si è recata sul posto per perquisire l’abitazione e ha trovato il corpo senza vita della donna. L’uomo, secondo le prime informazioni, avrebbe fornito risposte poco chiare sull’accaduto.
Secondo le ultime notizie trapelate, sembra che l’omicidio abbia elementi ritualistici. Sul corpo in cinque o sei punti erano posizionati scampoli di stoffa e sulla testa infilati tre sacchetti di plastica.