KABUL. Mario Monti è arrivato a sorpresa in Afghanistan dove ha visitato il contingente italiano nella base Isaf di Herat.
Il premier si è poi recato a Kabul per un incontro bilaterale con il presidente afghano Hamid Karzai. La visita, che per ragioni di sicurezza è stata tenuta segreta, si svolge in occasione della festa delle forze armate italiane che cade il 4 novembre. Dopo l’incontro con i militari italiani la delegazione, che proseguirà per il vertice Asem in Laos, si è recata a Kabul dove il capo del governo ha incontrato il presidente Karzai. Si tratta del secondo incontro fra i due dopo quello del 26 gennaio scorso, quando a Roma fu firmato l’accordo sul partenariato e la cooperazione di lungo periodo fra l’Italia-l’Afghanistan.
“Guardiamo al 2014 come un anno di svolta e non di rottura – ha detto Monti a Karzai – L’Italia, come gli altri Paesi, trasformerà il suo supporto ma questo non significa lasciare il Paese da solo. Ci sarà una presenza meno basata sul contributo militare e sempre più basata sulla cooperazione economica e sulla cooperazione, come già avviene in questa fase, per una ‘institution building’. Per fare dell’Afghanistan un Paese sempre più solido e capace di essere un pilastro per l’intera regione. E’ importante che il rapporto tra l’Afghanistan e la comunità internazionale si modifichi ma non si arresti”.
Il premier ha ricordato “i molti problemi nella regione: confidiamo che questa collaborazione sarà in grado di portare la pace non solo nel Paese ma nell’intera regione. Con il presidente Karzai abbiamo parlato anche di molti aspetti regionali: un colloquio molto cordiale in un clima che testimonia i rapporti tra i nostri due Paesi, anche alla luce dell’accordo di partnership firmato a Roma, in occasione della visita del presidente afghano nello scorso gennaio, i cui contenuti sono ora in fase di implementazione. Questo è il terzo incontro con il presidente afghano in meno di un anno: ci siamo visti a Roma a gennaio, poi a Chicago in occasione del G8 e oggi a Kabul”.
“Oggi è un giorno speciale per l’Italia, la Festa delle Forze armate, ed è particolarmente appropriato che io sia qui a testimoniare un giusto riconoscimento ai nostri uomini del contingente a Herat che fanno un grande lavoro” ha detto Monti, sottolineando l’impegno dei “3.500 italiani che impiegano parte della loro vita per la pace in Afghanistan”.