ROMA. “Vorremmo introdurre una tassa generalizzata sui patrimoni, ma non avendo gli strumenti non vorremmo favorire l’allontanamento dei capitali”.
Lo ha detto il premier Mario Monti, durante il “Financial Times Italy Summit”, chiarendo che un’eventuale patrimoniale “non verrà introdotta nottetempo, ci sono passi che stiamo facendo”. “Il mio approccio è laico. – ha detto il capo del governo – Non sono contrario a una tassa patrimoniale ma dipenderà da come funzionerà e da come sarà utilizzata: come strumento fiscale o come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un taglio al passato. Il 4 dicembre scorso avevamo considerato di introdurla. Ma da una parte 1,5 dei tre componenti della nostra maggioranza era contrario. Dall’altra, a differenza di altri sistemi fiscali, in Italia non erano disponibili informazioni sulla proprietà dei beni. Abbiamo allora approssimato la cifra, aumentando la percentuale su alcuni beni già tassati. E alla fine abbiamo preso la decisione sulla tassa sulla prima casa che era stata rimossa dal governo che ci ha preceduto e che però esiste in tutti i paesi”. Montiha anche cercato di sdrammatizzare:”La tassa patrimoniale esiste già in alcuni paesi estremamente capitalisti”.
“No”. Così il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha risposto al vice direttore del Financial Times che, durante il “Ft Italy Summit”, gli ha chiesto se vorrebbe o se gli piacerebbe rimanere premier.
“Il debito dell’Italia, che è del 120 per cento del Pil, è cresciuto meno rispetto alla media europea durante la crisi” ha aggiunto Monti. “La crescita può tornare non appena sarà risolta la crisi della zona euro” ha detto Monti nel suo intervento al Ft Italy Summit sottolineando che “l’Italia non ha grandi squilibri a parte il rapporto debito/pil”. Sulle prospettive di crescita: “Le riforme varate nell’ultimo anno hanno migliorato le prospettive di crescita, ma non ancora i dati”, ha affermato il premier.
Secondo il presidente del Consiglio ci sarà una ripresa nella seconda metà del 2013. “La caduta del pil sarà meno pronunciata nel secondo e terzo trimestre 2012”, ha detto Monti, puntando l’indice sugli elevati tassi di finanziamento del Paese e sui tassi “insolitamente” bassi della Germania. “L’Italia – ha aggiunto – si finanzia a tassi più alti per le preoccupazioni dei mercati. Proprio per questo abbiamo chiesto con insistenza il meccanismo di stabilità alla Bce”.
Al momento l’Italia non chiederà aiuti: “L’Italia – ha detto Monti – ha fatto molto per creare il meccanismo di stabilizzazione a livello europeo e non ha comunque fatto richiesta per l’utilizzo, e non contempla di farlo in questa fase”. Inoltre, per il premier “l’Italia ha uno dei migliori sistemi pensionistici d’Europa. La riforma delle pensioni attuata dal governo ha migliorato la sostenibilità del sistema previdenziale”.
Le misure e gli interventi contro la corruzione e l’evasione fanno pensare a una guerra, e in realta lo è secondo Monti, che afferma:”Non può esserci una società civile senza un abbattimento dell’evasione fiscale. Lo stesso vale per la lotta alla corruzione”. Bisogna essere molto duri ma non populisti, ribadisce il capo del governo: “Abbiamo ridotto i costi della pubblica amministrazione e della politica. Per i cittadini niente è abbastanza, e questo lo capisco, ma noi dobbiamo essere sì molto duri ma non populisti”.
Quando il vice direttore del Financial Times gli chiede se vorrebbe o se gli piacerebbe rimanere premier, Monti risponde seccamente: “No”.
Poi traccia un bilancio: “Non credo che abbiamo fatto troppo in troppo poco tempo, abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Non abbiamo avuto il tempo che hanno avuto gli altri governi e non c’era neanche un deputato appartenente a un partito nel governo. Posso assicurarvi che non è stata la cosa più facile del mondo da portare avanti, vedere la cancelliera tedesca e il presidente francese che pattinavano su un ghiaccio che si stava sciogliendo per l’Italia e chiedere ancora. Se avessimo chiesto di spostare obiettivo deficit dal 2013 al 2014 non avremmo avuto speranze, l’Italia starebbe peggio. Quindi no, non ho rimpianti”.
Un passaggio acneh sull’exploit di Grillo alle ultime amministrative: “Questo signore – sostiene Monti – ha in molti casi parlato contro le misure stringenti che l’Europa impone. Ma altre parti politiche italiane hanno fatto lo stesso”.A chi gli chiedeva se Grillo e il suo movimento rappresentino una reazione populista contro l’euro, Monti risponde: “Non so se questo sia il suo obiettivo ma quel che dice sembra raccogliere consensi e questo è parte della democrazia”.