Terremoto: 5 paesi Ue bloccano i fondi per l’Italia

di Mena Grimaldi

 ROMA. Farò senz’altro discutere la presa di posizione di alcuni paesi europei nei confronti dell’Italia.

L’Olanda, la Finlandia, la Germania, la Svezia e la Gran Bretagna, infatti, si sono opposti alla proposta presentata dalla Commissione riguardante l’esborsi da 670 milioni di euro per il terremoto in Emilia Romagna da parte del fondo d’emergenza sulle catastrofi naturali.

I rappresentanti dei governi dei cinque paesi si sono espressi durante il dibattito alla riunione dell’Econfin speciale sul bilancio dell’Ue, in corso a Bruxelles. Gli stessi stati membri si sono opposti anche ad un secondo bilancio rettificativo, sempre il 2012, in cui si chiede di finanziare gli 8 miliardi di euro mancanti per pagare le fatture dei programmi dei fondi di coesione, e i 90 miliardi necessari per il programma Erasmus di scambio degli studenti dei paesi membri.

Nonostante l’opposizione dei cinque Paesi, resta ottimista l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, che rappresenta l’Italia nella trattativa. E’ “ottimista di raggiungere stanotte un accordo sullo stanziamento di 670 milioni di fondi per le popolazioni colpite dal terremoto in Emilia Romagna”.

Lo ha detto mentre sono ancora in corso le trattative, precisando che “nessuna delegazione si è espressa contro i Fondi dovuti all’Italia, ma cinque o sei paesi ritengono che la decisione sulle modalità del finanziamento deve essere contestuale a quella sulla rettifica del bilancio 2012 da 9 miliardi”.

Germania, Regno Unito, Olanda, Svezia e Finlandia, non sono dunque contrari al principio dei finanziamenti dovuti all’Italia:”sul principio non ci sono dubbi”, ha precisato Feroci.

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