ROMA. È stato arrestato, Vincenzo Mariuccio, lex capogruppo dellIdv al Consiglio Regionale del Lazio: laccusa sarebbe di aver sottratto un milione di euro destinati al partito.
Nellordinanza di custodia cautelare infatti si legge di una persona perennemente pressata dalla necessità di reperire denaro anche prendendo i risparmi della nonna. I soldi sottratti dal partito sarebbero stati perso, circa 100mila euro, al videopoker.
Un reato che secondo l’accusa avrebbe compiutosottraendo dalle casse del partito circa un milione di euronegli ultimi due anni. Denaro prelevato da due conti correnti aperti dall’Idv sulle banche Cariparma e Credito Artigian e poi trasferito su dieci conti correnti di cui risulta titolare presso alcune banche. Sette di questi conti sono personali mentre altri tre in codelega.
Ad arrestarlo i finanzieri del nucleo di polizia valutaria. Il provvedimento d’arresto è stato deciso dal gip di Roma perché, esaminata la vicenda e i risultati delle indagini, si è ritenuto che,rimanendo in libertà, Maruccio avrebbe potuto adoperarsi per inquinare le prove a suo carico. A sollecitare l’ordine di custodia cautelare sono stati il procuratore aggiunto Nello Rossi e il pubblico ministero Stefano Pesci, ai quali è stata affidata l’indagine fin dall’inizio e sulla base del rapporto redatto dagli investigatori del nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza. Il provvedimento, firmato dal gip Flavia Costantini, ipotizza il reato di peculatoed è scattato per il pericolo di inquinamento delle prove.
Secondo l’accusa, avrebbesottratto dalle casse del partito circa un milione di euro. A quanto emerge, lex capogruppo sarebbe inoltre un malato di videopokertanto da essere assiduo frequentatore di una sala giochi, la Las Vegas slot room gestita dalla società Il travaso. Una passione che lo avrebbe portato a spendere anche fino a 120mila euro l’anno. A confermarlo uno dei gestori della sala giochi che, sentito come testimone, avrebbe dichiarato che quelli come Vincenzo Maruccio vengono chiamati negli ambienti del gioco ‘bombardieri’ cioè persone che non si limitano mai.
Nelle trenta pagine dell’ordinanza si precisa che le indagini degli investigatori della finanza hanno accertato chedal maggio del 2010 al giugno 2012sono transitati sui conti del gruppo politico circa 2 milioni e 500mila euro. Di questo denaro gestito da Maruccio in totale autonomia 500 mila euro sono stati sparsi con bonifici su una quindicina di conti correnti. Il gip illustra quali sarebbero le responsabilità di Maruccio a cominciare dai prelievi fatti dai conti correnti dell’Idv, fino ai tentativi di trovare testimoni che lo aiutassero, una volta indagato, a risolvere i suoi problemi davanti ai giudici. Direttamente poi, a quanto ricostruito dall’ordinanza, Maruccio avrebbe fatto prelievi in contanti per 456mila euro. Di questa somma 336mila euro sono finiti sui suoi conti. Gli investigatori hanno accertato che le causali per giustificare i prelievi erano generiche e le indagini hanno messo in evidenza che100-150 mila euro li avrebbe spesi proprio per coprire i debiti di gioco.
Maruccio, si legge ancora nell’ordinanza del gip, era una persona che, pur percependo cospicui introiti come consigliere regionale, era perennemente pressato dalla necessità di reperire denaro da ‘svariate fonti: sale giochi, tabaccherie, parenti quali la madre che dalla Calabria inviava con l’autobus i risparmi della nonna, amici vari, alcuni calabresi. Tra le persone che lo avrebbero aiutato, anche una sua ex convivente che addirittura – si legge – gli avrebbe ceduto il quinto dello stipendio. Ma lo stesso Maruccio, emerge dall’ordinanza, in cambio pagò alla donna il canone di locazione dell’appartamento che era in uso mediante 5.400 euro prelevati dal conto corrente del partito. Non riuscendo però poi a giustificare questo prelievo, davanti dal magistrato l’ex esponente dell’Idv si è scusato parlando di un errore.
Nell’ordinanza poi si sottolinea che nel reperimento di soldi l’ex capogruppo non ha esitato a violare ogni regola sia, quella sulla circolazione del contante sia quella sulla negoziazione degli assegni. E quando è stato il momento di giustificarsi ha affermato che si trattava di restituzione di anticipazioni, una sorta cioè di non ben specificati rimborsi.
L’interrogatorio di garanziadell’ex capogruppo Idv alla Regione Lazio si terràvenerdì 16nel carcere di Regina Coeli. Fino a quel giorno, su disposizione del magistrato, i difensori non potranno incontrare il loro assistito.
Sorpreso l’avvocato,Luca Petrucci, uno dei difensori dell’ex presidente del gruppo consiliare regionale Idv. Vincenzo Maruccio – ha sottolineato – si è dimesso dagli incarichi, si è presentato spontaneamente agli inquirenti ai quali ha offerto la massima collaborazione. Malgrado ciò, arrivano oggi gli arresti.La custodia cautelaredeve essere l’estrema ratio, ma in questo modoappare come uno strumento di pressione sull’indagato.
Il difensore ha anche sottolineato che non ha ancora potuto vedere l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip e quindi, in sostanza, di non conoscere i motivi che hanno determinato il provvedimento, la cui validità ha la durata di 30 giorni. Il termine, comunque, secondo quanto dispone il Codice di procedura penale, è rinnovabile a seconda delle esigenze istruttorie.
Per il presidente della Provincia di Roma, e candidato governatore del Lazio per il centrosinistra,Nicola Zingaretti, anche questo arresto conferma che bisogna chiudere quell’esperienza, voltare pagina ecostruire una nuova Regione affinché ci sia un cambiamentorispetto a una storia che riserva sorprese amare e che aumenta la distanza tra cittadini e politica. Dobbiamo aprire una nuova pagina fondata su idee e valori e sul recupero del rapporto con i cittadini. E mi sento di ringraziare le procure – aggiunge – che stanno ancora una volta dando un grande contributo e che andranno avanti nel loro percorso.