Per il sammaritano Russo inizia l’Accademia d’Arte Drammatica

di Redazione

Francesco Russo SANTA MARIA CV. Un lungo cammino comincia sempre con piccoli passi e la platea che sabato ha affollato la libreria Spartaco è sicura di aver assistito al crocevia della luminosa strada che il giovane attore sammaritano Francesco Russo si sta avviando a percorrere.

Il diciannovenne ha deciso di congedarsi da amici e sostenitori con un reading presso la libreria di via Martucci che già da tempo ne avevano apprezzato le doti. Il neo diplomato che a giorni si trasferirà a Roma per iniziare la nuova avventura della sua vita presso la prestigiosa Accademia di Arte Drammatica “Silvio D’Amico” ha dato saggio della sue abilità. Catullo, Marziale, Pasi e un viaggio nel Cyrano de Bergerac di Rostad hanno mostrato la trasversalità dell’attore.

L’interpretazione del “De Pretore Vincenzo” di Eduardo ha evidenziato gli oggettivi miglioramenti tecnici fatti in poco tempo da Russo, mentre “Mi fa male il mondo” ha oltremodo emozionato, forse perché l’artista ha deciso di affidare ad un Gaber d’annata il suo passo d’addio prima trasferirsi nella capitale. 600 sono stati gli aspiranti allievi che si sono presentati quest’anno in Via Vincenzo Bellini per la prima prova di selezione.

Di questi solo 24 quelli potranno frequentare i corsi di recitazione della storica scuola fondata nella 1936 dallo scrittore e critico Silvio D’Amico che ha annoverato tra i suoi studenti Nino Manfredi, Carlo Giuffrè,Gian Maria Volontè, Carmelo Bene, Michele Placido Giancarlo Giannini, Sergio Castellitto, Favino e la Braschi.

Francesco Russo quest’anno sarà il più giovane dell’Accademia; d’altronde precoce nel sammaritano è stata la passione per la recitazione. “Non ricordo neppure quando è iniziata. Mia mamma prima che fossi in età scolare leggeva per me ed io recitavo quello che avevo memorizzato. La decisione di accedere all’Accademia – ha confessato Francesco – l’avevo presa già a 13 anni e da allora ho iniziato a fare sul serio”.

 La distanza tra un ambizioso progetto da realizzare e un sogno da relegare nel cassetto può essere colmata solo con impegno e dedizione. L’aspirante attore negli ultimi 5 anni ha dato grande prova di volontà nonostante le oggettive difficoltà.

La maggior parte delle compagnie della zona sono amatoriali e Russo negli ultimi mesi ha dovuto coniugare lo studio per l’esame di Stato con la preparazione all’Accademia effettuata a Roma dove si recava in treno ogni mattina per poi far ritorno a Santa Maria la sera. Solo grazie a questi è riuscito ad affrontare con l’adeguata preparazione il terribile mese di esami.

La prima scrematura è avvenuta attraverso la valutazione dalla commissione interna del monologo dei 600 candidati, seguito dal proverbiale”le faremo sapere”.

Seconda fase e si alza l’asticella della difficoltà: gli attori hanno dovuto presentare un monologo, un brano musicale e un brano di lettura in prosa.

Il terzo step è stato un tema su argomenti di natura teatrale e 10 giorni di lezioni valutative con i docenti e il direttore accademico Lorenzo Salveti,fino alla tanta agognata notizia. Sogni e speranze di una giovane vita riassunte in tre parole: Russo Francesco-Ammesso. Per lui che: “Nella vita non ho mai immaginato di poter far altro che non fosse recitare”, il primo passo verso il professionismo è stato fatto. All’orizzonte si profila una lunga strada di lavoro che gli consentirà,si spera, di calcare importanti palcoscenici. La passione che si legge nei suoi occhi gliela farà percorrere oltrepassando ogni ostacolo.

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