Piazzale Madre Teresa, la maggioranza chiarisce

di Redazione

 SANT’ARPINO. Cari liberticidi, ma quando imparerete che prima di sparare a vanvera dovete documentarvi? Quando capirete che chi parla senza sapere cosa dice, senza conoscere i regolamenti dimostra solo che lo fa per areare la bocca, senza mai azionare il cervello?

Tralasciando gli “anomali” aspetti morali che hanno riunito in un solo comitato tanti personaggi ambigui, per il momento vi rispondiamo sulla “chiarissima” vicenda dell’intestazione del piazzale intitolato alla memoria di Madre Teresa di Calcutta. Una vicenda esemplare sul modo di operare preciso, minuzioso, sensato e legale dell’ attuale amministrazione, che per contro deve confrontarsi con un gruppo di individui falsi, negligenti, sventati e ignoranti…

Prima smentita alla prima idiozia: Di Santo e la sua amministrazione conoscono troppo bene le leggi che regolano il paese che amministrano da cinque anni. L’iter per la realizzazione dell’opera è stato pienamente rispettato e potete chiedere al vostro ex nemico ed attuale “compagno” di merende Elpidio Iorio.
Lui ha dato inizio alle procedure amministrative ed ora ha dimenticato strada facendo che l’iter è stato percorso in ottemperanza della legge? O sta invecchiando troppo presto, o voi sbagliate a non consultarlo prima di inventare stupidaggini! Questa opera che osservatori neutrali ed estranei alle beghe locali hanno definito eccellente è costata solo 90.000 euro; il comune con questa cifra non solo ha realizzato l’opera ma ha acquisito a titolo definitivo un’area adiacente allo storico palazzo Ducale che era di proprietà privata.
Inoltre non lasciate che l’invidia vi roda l’animo: non vi è stato negli ultimi anni nessun sindaco tanto vicino ai cittadini e così disponibile ad ascoltare ed aiutare i propri concittadini come il sindaco Di Santo! Se solo il nome vi disturba tanto, non leggete le targhe e le frasi firmate da chi ha preferito parlare poco e “venire ai fatti”!

Seconda smentita alla seconda asinata: se non conoscete gli usi, le consuetudinie gli aspetti normativi è più opportuno che tacciate! Vi rinfreschiamo, per l’ennesima volta, la memoria: “Potranno essere attribuite nuove denominazioni anche omonime con altre esistenti, purché sia di diversa natura l’area di circolazione, tenuto conto, in questo caso, anche dell’opportunità di dare denominazioni a gallerie, sottopassaggi, parchi, giardini e loro viali interni, purché privi di numeri civici e ad altri nuovi tipi di area di circolazione che per le esigenze della vita moderna, vengono oggi a realizzarsi. A queste particolari aree saranno preferibilmente destinate intitolazioni che comportino nomi stranieri di difficile grafia o pronuncia”.
Per chiarirvi le idee qualora non fosse troppo comprensibile: i piazzali, i parchi, i giardini etc. possono essere intitolati in maniera omologa a strade già esistenti, a patto che non comprendano numeri civici per non creare disagi. Noi siamo stati molto attenti; voi come al solito siete ridicoli!

Terza smentita alla terza baggianata: la giunta Di Santo onora solo i santi? E tralascia le personalità che danno lustro alla amata (che dolci, solo oggi vi ricordate di amarla?) Sant’Arpino? Ma se proprio voi avete ostacolato in tutti i modi l’iniziativa di intitolare la sala consiliare all’ex consigliere Giovanni Pezzella! Alla fine avete dovuto fare marcia indietro, ma noi non dimentichiamo la cattiveria e la stupidità che vi anima in ogni decisione per il paese. Madre Teresa di Calcutta simboleggia la bontà d’animo, la lealtà, l’amore materno e lo spirito di sacrificio che dovrebbero fungere da esempio per ognuno di noi: tutti possiamo sentirci rappresentati da una santa così buona! Il sindaco, da profondo credente, ha una passione profonda per gli oggetti religiosi che custodisce anche nella propria abitazione. È così grave che voglia abbellire anche il suo paese con simboli sacri, preferendoli a statue prive di significato e che non trasmettono nessun messaggio? La storia, le radici e l’identità santarpinese noi la valorizziamo quotidianamente con iniziative alle quali preferite non partecipare, solo perché non appagano il vostro spirito narcisista e danno troppi “meriti” alla nostra giunta!

Ultimo aspetto, non secondario, perché non domandate all’ex assessore Iorio l’ter per intitolare piazza Umberto I al tenente Giuseppe Macrì, quando esiste già una strada che ricorda il mito del Tenente Macrì?

Perché non avete sparato a zero in quella circostanza, quando questa intitolazione secondo la legge è palesemente illegittima e creerà notevoli problemi ai cittadini che dovranno cambiare carte d’identità , passaporti, ed altri documenti? Malafede o calcolo preelettorale?

In entrambi i casi siete alla frutta, perché non vi ricordate nemmeno delle cose che avete fatto e dei documenti che avete prodotto; nella circostanza dell’intitolazione della sala consiliare al compianto Giovanni Pezzella, documento agli atti, nella parte cancellata di fretta e di furia vi è la prova, se ce ne fosse bisogno, della vs proverbiale cattiveria e malafede! C’è un solo bene: il sapere. E un solo male: l’ignoranza (Socrate).

Il gruppo consiliare “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”
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