SANTARPINO. Mistero fitto, anche se si intravede lombra del racket delle estorsioni, sui cinque colpi di arma da fuoco esplosi contro il portone di unabitazione di via Pappus, a SantArpino.
Nelledificio preso di mira, vivono le famiglie di due fratelli, entrambi originari della vicina Succivo, incensurati. Persone, a quanto pare, tranquille, che vivono del proprio lavoro. Circostanza che trasforma lepisodio in un vero e proprio giallo dai contorni indefiniti, anche se i cinque colpi non sono stati esplosi dai soliti ignoti certamente per errore.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di SantArpino, che sono intervenuti sul posto, e indagano sullepisodio, ad agire un commando di almeno due persone, che ha agito a bordo di una vettura o di una moto. Come al solito nessuno ha visto nulla e non solo per omertà, ma anche perché lepisodio è avvenuto in piena notte.
Dai rilievi effettuati dai militari è stato accertato che sono stati cinque i colpi esplosi come dimostrato anche dai bossoli calibro 9, marca Seller/Bellot e alcune ogive deformate. I due fratelli, che effettuano lavori edili e non hanno certamente un grande giro di lavori, sentiti dai carabinieri della locale stazione, hanno dichiarato di non aver ricevuto alcuna minaccia o richiesta estorsiva.
I militari, comunque, non escludono nessuna ipotesi, pur privilegiando la pista del racket, e indagano a trecentosessanta gradi. Tra le altre piste seguite anche quella che potrebbero riguardare motivazioni familiari.