VILLA LITERNO. Nei giorni scorsi ci sono state due riunioni chiarificatrici fra i componenti dell’associazione “Carnevale di Villa Literno” e l’amministrazione comunale, rappresentata su questo tema dal consigliere delegato Tammaro Iovine …
… e dal sindaco Nicola Tamburrino, oltre che dal responsabile staff Alfonso Bonavolontà. Il direttivo dell’associazione è composto da un gruppo di giovani, in rappresentanza dei vari rioni partecipanti:Tammaro Rosano, Roberto Zanobio, Nicola Zaccariello, Francesco Sorbo, Nicola Oliviero, Giuseppe Caterino, Mario Di Dona, Vincenzo Molitierno. Oggetto della discussione, come è ormai consuetudine, i soldi, senza i quali sarebbe fortemente a rischio la prossima edizione della manifestazione.
Da un lato, i componenti dell’Associazione lamentano la mancata erogazione di un contributo già stanziato per la passata edizione da parte del Comune. Dall’altra, gli amministratori, pur ammettendo la mancanza, rivendicano la decisione storica di aver tirato fuori la politica dal Carnevale, scelta fortemente voluta anche dagli stessi rioni, ma che aveva come corollario il fatto che anche dal punto di vista economico la manifestazione dovesse camminare sulle proprie gambe.
Alla fine si è arrivati ad un compromesso. In buona sostanza, il Comune, nonostante le difficoltà che attraversa, si impegna a “dare una mano” alla manifestazione, fornendo la massima disponibilità anche dal punto di vista logistico:autorizzazioni, concessioni di strutture comunali, ordine pubblico e quant’altro.Nel frattempo, l’associazione provvederà a procacciare risorse in altri modi, attraverso sponsor e sottoscrizioni popolari.Ovviamente l’amministrazione ha già attivato i propri canali istituzionali, scrivendo a Provincia e Regione per chiedere un contributo.
“Il Carnevale è un vanto di Villa Literno e faremo di tutto per tenerlo in vita ha dichiarato il sindaco a margine della riunione ma può rimanere in piedi solo se alle spalle c’è un’associazione fatta di persone che si convincono che la manifestazione non dipende dall’amministrazione comunale, di qualsiasi colore essa sia, ma da loro stessi”.