AVERSA. E opportuno rendicontare i cittadini aversani sui costi che hanno sostenuto per alcune scelte maldestre.
Ebbene, iniziamo con linfo-point di piazza Mazzini. In data 30 dicembre del 2009 la Giunta Municipale, con deliberazione numero 320, approvava il progetto per la realizzazione di un info-point da installare in piazza Mazzini, per limporto di 38.430 euro.
Pertanto, in data 7 ottobre 2010, con determinazione dirigenziale, si dava laffidamento per lincarico dei lavori di posizionamento (come da autorizzazione della Rete ferroviaria italiana) e di allaccio del servizio igienico alla fogna comunale. Tale allaccio, comportava una spesa di realizzazione 1.800 euro. Purtroppo, nonostante linstallazione del gazebo, con il relativo allaccio alla fogna cittadina, linfo-point (forse nato sotto una cattiva stella) non entrava mai in funzione.
Successivamente, la Giunta Municipale ritornava sullargomento e, ritenendo opportuno accogliere listanza pervenuta da parte del proprietario del fabbricato confinante, il quale lamentava il fatto che la posizione del gazebo favoriva lappartarsi di coppiette, lamministrazione ritornava a chiedere lautorizzazione (per lo spostamento alla Rfi, proprietaria del diritto di superficie) di un nuovo punto utile per listallazione dellinfo-point.
E così, in data 13 ottobre 2011, a distanza di due anni, e senza aver mai aperto i battenti, il gazebo migrava sul marciapiede di fronte. Ebbene, il solo spostamento del gazebo (a farsi con ditta specializzata) è costato la bellezza di 19.957 euro più iva.
Morale della favola: i cittadini si sono visti mettere le mani in tasca per lacquisto del gazebo per 38.430 euro più1.800,00 per limmissione in fogna,più 19.957,08europer lo spostamento. Insomma, per farla breve, linfo-point in Aversa è costato 59.287,08 euro.
E davvero singolare che gli attori principali di questa folle spesa, senza sapere nemmeno progettare la finalità e/o la reale possibilità della messa a regime dellinfo-point, abbiano deliberatamente depauperato 59.287,08euro dei cittadini. Sono propri questi fattori che fanno capire laccortezza e il buonsenso di alcuni. Sono i fatti, non le parole, che spesso ci dicono realmente come stanno le cose.
Rosario Capasso, consigliere comunale di”Noi Aversani”