AVERSA. Belli i tempi in cui Aversa (senza contare lagro aversano) poteva contare su due o tre parlamentari cittadini.
Negli anni novanta è ancora vivo il ricordo della presenza nei palazzi del potere romano di Mario Gatto e Lorenzo Diana per lUlivo e di Paolo Santulli e Pasquale Giuliano per lallora Forza Italia. Da allora sono trascorsi diversi anni e la nostra città anche a causa della mutata legge elettorale si è trovata solo con lex magistrato che, intanto, aveva conquistato anche altre posizioni di prestigio come il sottosegretariato alla giustizia, la vicepresidenza della Copasir (ossia la commissione parlamentare sui servizi segreti) o lattuale presidenza della Commissione Lavoro del Senato.
Senza tenere, ovviamente, conto dellonorevole del Partito Democratico Stefano Graziano, proveniente dalla confinante Teverola. Una mancanza quella di parlamentari aversani di Aversa che si sente, anche perché la città normanna non ha nemmeno un proprio rappresentante in consiglio regionale dove Nicola Caputo e Enrico Fabozzi sono dellAgro. Ora si vota nuovamente per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato.
Al momento in cui scriviamo la data non è nota, ma, comunque, è certo che gli italiani andranno alle urne nel prossimo mese di febbraio. Ed è anche certo che la legge elettorale sarà ancora quella conosciuta come porcellum che consente, di fatto, ai padroni dei partiti di scegliersi i candidati a proprio piacimento. Anche se, sempre ad oggi, sembra che il Partito Democratico voglia voltare pagina dando vita alle primarie anche per questo tipo di candidature e non solo per quella a premier, come già avvenuto con le primarie dello scorso novembre. I seguaci di Bersani sono, quindi, in fermento e tra i nomi più vicini ad Aversa che si fanno per un posto (un posto utile e non a riempitivo) nelle due liste dei democratici sono ancora una volta quelli di due non aversani che, comunque, non potranno non fare riferimento alla nostra città essendo entrambi di Teverola: Stefano Graziano che mira alla riconferma e Nicola Caputo che, dopo diverse consiliature in Regione Campania, vorrebbe tentare lo scatto di qualità.
A fare da outsider potrebbe essere lattuale consigliere comunale che i democratici hanno ad Aversa, il giovane ingegnere Marco Villano. Ma, come tutti affermano, la lotta sarà serrata per accaparrarsi i primi posti considerato che in campo, a livello provinciale, scenderanno grossi calibri. Poco preparati allagone delle primarie appaiono, invece, ad oggi, i compagni aversani di Sel. I seguaci del presidente della Regione Puglia Nicky Vendola, infatti, nonostante nella nostra città abbiamo la carica istituzionale della provincia di Caserta con la presenza in consiglio comunale del dottore Pasquale Morra, mentre non hanno rappresentanti al comune di Caserta e nel consiglio provinciale, i vendoliani normanni sarebbero intenzionati a non presentare propri candidati alle primarie di partito.
Una scelta che, se confermata, non può che etichettarsi come folle. In ogni caso, alla fine, potrebbe venire fuori uno di questi due nomi tra il consigliere comunale Morra, appunto, e il dirigente del partito Gabriele Vedova, sempre che i compagni nostrani vogliano veramente fare sul serio. Per quanto riguardo lUdc e altre liste di centro, ad Aversa si fa sempre più insistente lipotesi di una candidatura al Senato per Domenico Palmieri, attuale consigliere comunale del partito di Mimì Zinzi, fratello di Nicola e del compianto Fiore. Una notizia questa della candidatura di un esponente dei Palmieri che starebbe sollecitando ad uneventuale candidatura anche Gennaro Morra, già assessore centrista e commissario cittadino del Partito di Casini nei mesi scorsi.
Ma, al di là di queste due ipotesi, dietro a Zinzi Junior, al quale il papà sta preparando la volata romana, potrebbe anche esserci un candidato aversano di tutto rilievo che potrebbe portare molte preferenze allUdc sottraendole soprattutto al Pdl o come si chiamerà il nuovo partito dellex premier Silvio Berlusconi. Stiamo parlando di uno dei fratelli Farinaro, Antonio, già presidente del Consiglio Comunale, o Lucio, già vice sindaco ai tempi della seconda giunta Ciaramella.
Da non sottovalutare, infine, sempre in casa Udc, la presenza di Paolo Santulli, già deputato centrista, e Giuseppe Stabile, già vice sindaco e attualmente presidente del consiglio comunale, allultima venuta del leader Pierferdinando Casini a Caserta giusto quindici giorni or sono. Qualcuno vorrebbe anche la presenza del sindaco di Aversa Giuseppe Sagliocco nelle fila del Nuovo Psi, ma la circostanza appare improbabile anche perché i socialisti di destra (sic) non hanno, poi, questo forte appeal elettorale.
Ultimo, ma solo perché necessita un ragionamento, un tantino più complesso, il Popolo della Libertà. Qui, da quanto è dato sapere, il senatore Pasquale Giuliano, sebbene veterano, al suo quarto mandato, proprio grazie allesperienza accumulata e al suo essere considerato tecnico, potrebbe essere incluso nuovamente in lista in posizione utile per essere rieletto a Palazzo Madama. In una delle due liste pidielline potrebbero trovare posto anche due esponenti di primo piano del centro destra locale: lex sindaco Mimmo Ciaramella e lex vice presidente dellamministrazione provinciale e attuale coordinatore cittadino Nicola Golia. Solo ipotesi, ovviamente, ma, tempo un mese e tutto sarà definito.