AVERSA. Movida in via Seggio: proteste, richieste, promesse ma risposte nulla. E quanto segnala il comitato nato spontaneamente tra i residenti della zona che, dopo aver inoltrato esposti, trasmesso denunce alle autorità giudiziarie e incontrato il primo cittadino, …
… prova ancora una volta a sollecitare una soluzione al problema della vivibilità attraverso una lettera aperta indirizzata al sindaco. Le scriviamo si legge nella nota trasmessa alla stampa a proposito del problema della movida in via del Seggio che, ad oggi, nonostante le rassicurazioni dellamministrazione comunale e della polizia municipale, non ha trovato ancora una soluzione congrua, capace di coniugare gli interessi degli imprenditori dei locali di somministrazione di cibi e bevande alcooliche, con quelli dei cittadini residenti.
Fortemente convinti che il confronto dialettico, come forma di partecipazione democratica, sia lunico mezzo universalmente valido ed efficace per il miglioramento della qualità della vita di una collettività e che sia lunico strumento per bilanciare gli interessi tra realtà apparentemente contrapposte, abbiamo continua la nota la piena consapevolezza della grande fiducia nelle Istituzioni e riteniamo di non essere affatto figli di un Dio minore, confuso e distratto, bensì, come tutti i cittadini di Aversa, di appartenere ad una Dea Superiore, attenta e precisa che risponde al nome di Costituzione, che riconosce, tutela , garantisce i diritti inviolabili del cittadino italiano, anche se aversano.
Molti ricorda la nota sono stati gli interventi richiesti a tutela del diritto alla salute, al riposo notturno, alla sicurezza e alla vivibilità, contro il notevole inquinamento acustico. Si sono ottenute belle promesse, dettate sicuramente dallapprezzabile intenzione di porre in essere il contenuto dellaforisma del Ghe pensi mi. Belle promesse, accorati impegni, ma che di fatto, ad oggi, hanno prodotto il nulla. Cosa mai chiedevano i cittadini interessati di così difficile realizzazione, se non interventi tampone, capaci ricorda la nota di arginare da subito il fenomeno degli schiamazzi notturni?.
Quanto domandano sarebbe potuto costare alle Casse comunali?. Nulla, sostengono i firmatari della lettera aperta. Infatti spiegano se è pur vero che i mezzi e le risorse economiche del Comune risentono della grave situazione finanziaria del Paese, quindi dell esiguità di fondi, non riusciamo a comprendere come non ancora si sia pensato di tamponare questa situazione di delegittimazione dei cittadini, non solo di via del Seggio, ma anche delle altre zone della movida aversana, attraverso i controlli mirati della polizia municipale diretti allaccertamento dellesistenza o meno nei locali della movida di impianti di insonorizzazione: un semplice intervento tampone a costo zero! nulla!. Continuiamo a chiederci perché non si siano ancora fatti. E non riusciamo a trovare risposte!, conclude la nota.