NAPOLI. Cè chi, come Jamiroquai, ne cambia uno ad ogni concerto, chi ama abbinarli ad ogni suo stato danimo e chi, invece, semplicemente, li vende.
Di cosa stiamo parlando? Di cappelli, quelli a cui Antonio Moccia, proprietario dellomonima cappelleria, sta dedicando tutta una vita. Una passione che affonda le sue radici nel lontano 1918, quando furono i suoi nonni a dar vita ad un progetto tanto ambizioso quanto importante. Via Alfonso dAragona, dove attualmente è possibile trovare il punto di vendita, fu conosciuta come la strada del cappellaio.
Un negozio vintage, in cui sembrano mischiarsi passato, presente e futuro. Si dice che icone del teatro e del cinema napoletano come Nino Taranto e Antonio De Curtis (in arte Totò), vi siano passati negli anni d’oro della loro carriera. Oggi la cappelleria Moccia è il punto di riferimento per personalità della musica quali Gigi Finizio e Angela Luce.
Antonio Moccia, ai microfoni di Pupia.tv, ha sottolineato l’importanza del cappello: “Era ed è un copricapo necessario. In passato, poi, non essendoci l’automobile, ognuno si copriva da capo a piedi per affrontare le intemperie. C’è stato persino un tempo in cui il cappello indicava un distinguo di ceto”.
A seguire il servizio video:
Napoli: la storica cappelleria Moccia – VIDEO |