CASERTA. Nella tarda serata di mercoledì, la sezione antirapina della squadra mobile di Caserta ha arrestato Vincenzo Buonpane, 48 anni, in quanto condannato a 4 anni di reclusione per rapina aggravata in concorso.
Luomo aveva partecipato come basista ad una rapina perpetrata presso la filiale di Santa Maria Capua Vetere della Banca Popolare di Bari. Il 29 dicembre 2008, ad epilogo di una complessa indagine, avviata dalla sezione antirapina, condotta attraverso il supporto di intercettazioni ambientali e telefoniche e prolungati servizi di appostamento e pedinamento, subito dopo aver fatto irruzione, armati di coltelli e taglierini, nellagenzia sammaritana, venivano arrestati in flagranza di reato per rapina aggravata: Emilio Doda, 55 anni, Vincenzo Paudice, 45 anni; Giovanni Durante, 48 anni; Gerardo Barbato, 48 anni, ex guardia giurata; Crescenzo Mauriello, 53 anni, tutti provenienti dallhinterland napoletano.
I cinque, entrati nella filiale, avevano preso in ostaggio una ventina di persone, tra impiegati e clienti, che erano stati rinchiusi allinterno di uno degli uffici, e si erano già impossessati di alcuni sacchetti contenenti oltre 240mila euro, parte dei quali caricati sullauto di uno dei complici che attendeva allesterno. I poliziotti, che avevano pedinato sin dalla mattina il gruppo di rapinatori, di cui non si conosceva il reale obiettivo, dopo avere circondato lisolato, in forze facevano irruzione nellagenzia, bloccando tutti i malviventi intenti a svuotare la cassaforte, mentre Paudice era sorpreso allinterno della sua vettura, con parte della refurtiva e pronto alla fuga.
Le indagini avevano già evidenziato la partecipazione allorganizzazione della rapina di una guardia particolare giurata, che aveva svelato alla banda notizie ed informazioni sui sistemi di allarme e sui turni di vigilanza predisposti allesterno dellagenzia. Infatti le investigazioni, proseguite anche dopo il blitz, permettevano di acquisire prove inconfutabili relative al coinvolgimento di Buonpane, che si accertò essere in servizio di vigilanza esterna allagenzia durante la rapina, a bordo di unautoradio, fungendo da vedetta per il gruppo di rapinatori con il compito di allertare i complici qualora fosse scattato lallarme della filiale collegato con la centrale operativa dellistituto di vigilanza da cui dipendeva.
Poi, sulla scorta dei gravi indizi acquisiti dalla Sezione Antirapina della squadra mobile, la Procura di Santa Maria Capua Vetere che aveva coordinato le indagini, richiedeva un provvedimento restrittivo cautelare a carico del vigilantes, emesso nellAgosto del 2009 dal gip del Tribunale sammaritano, che veniva eseguito dai poliziotti. Infine, nei giorni scorsi, ad epilogo della vicenda giudiziaria che ha riguardato Buonpane, la Corte Suprema di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso dallo stesso presentato contro la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Napoli, condannandolo in via definitiva a 4 anni di reclusione, per la quale è stato arrestato.