A scuola con lo zaino antiproiettili: la realtà americana

di Emma Zampella

 NEW YORK. Contro le stragi nelle scuole, i bambini americani si armano di zaini e giubbotti antiproiettili.

Le scene da panico che si sono presentate sotto gli occhi dei genitori di Netown hanno spinto la popolazione americana ad equipaggiare i propri figli contro l’eventuale assalto un killer omicida.Stando a quanto si apprende, l’acquisto di questo equipaggiamento è cresciuto notevolmente.

Diverse società americane hanno creato, da tempo, giubbotti anti-proiettile, zainetti speciali e piastre leggere studiati per i bambini. Una realtà raccontata sul sitoMother Jones. L’Amendement II ha una linea di zaini composta da tre modelli: uno con colori tradizionali, un altro con soggetti ispirati ai personaggi di Disney e un terzo dedicato a “Avenge”. I titolari della ditta sostengono che dopo la strage di Newtown le richieste sono aumentate in modo sensibile. Ogni “pezzo” costa sui 300 dollari. Con 499 dollari si può acquistare un giubbotto antiproiettile per bambini. Prezzi più o meno uguali quelli della Bullett Blocker che fa offerte speciali per Natale.

Per quanti non vogliono spendere troppo la società vende delle “piastre” leggere (170 dollari) e resistenti che possono essere infilate in qualsiasi tipo di borsa o cartella. Rappresentano una protezione di emergenza che, affermano i produttori, può interessare tanto a un minore che a un adulto. E dire che questo tipo di “attrezzatura” non è consona per bambini che vanno scuola. Nel loro zaino dovrebbero esserci solo penne, matite colorate e quaderni. Ma per i genitori che hanno paura, questo è l’unico modo per sentirsi più sicuri.

In attesa che il bando sulle armi d’assalto, approvato da Obama, venga reintrodotto, gli americani optano perqueste soluzioni d’emergenza. E la paura di eventuali attacchi provoca reazioni fuori dal comune, influenzando e condizionato in modo negativo anche professori e studenti. Gli istituti devono essere sicuri ma senza apparire dei bunker sotto assedio. Ma c’è chi ritiene che vi sia una prima linea difesa rappresentata dai professori o i maestri che, se lo desiderano, dovrebbero essere armati.

Un episodio, avvenuto martedì nello Utah, dimostra cosa potrebbe accadere. Un undicenne è stato trovato con una pistola nello zaino ed ha raccontato che l’aveva avuta dai genitori per potersi difendere in caso di un assalto. Una circostanza negata dai suoi.

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