Serbia, ambasciatore presso la Nato si uccide lanciandosi nel vuoto

di Redazione

Branislav MilinkovicBELGRADO. L’ambasciatore serbo presso la Nato, Branislav Milinkovic, 52 anni, è “morto tragicamente” a Bruxelles. Lo ha detto mercoledì il ministero degli esteri a Belgrado, citato dalla Tanjug.

Secondo i media serbi, il diplomatico si sarebbe suicidato ieri sera all’aeroporto della capitale belga. Secondo i quotidiani Blic e Kurir, Milinkovic si sarebbe tolto la vita martedì sera all’aeroporto di Bruxelles saltando da uno dei piani superiori di un parcheggio, sotto gli occhi di Zoran Vujic, assistente del ministro degli esteri Ivan Mrkic, responsabile del settore sicurezza e intelligence.

Milinkovic, diplomatico apprezzato che in passato aveva prestato servizio a Vienna e a Bruxelles, lascia la moglie e un figlio di sei anni. La moglie ha appreso la tragica notizia a Dublino, da dove è immediatamente partita per Bruxelles. Nulla per ora si sa sui motivi del gesto di Milinkovic.

Era stato nominato ambasciatore presso la Nato il 3 agosto 2009. In precedenza era stato a Vienna in qualità di ambasciatore all’Osce per Serbia e Montenegro, e successivamente inviato speciale presso la sede Nato.

Nella delegazione diplomatica serba, contattata dall’Ansa, confermano la notizia della morte dell’ambasciatore, ma riferiscono di non avere ancora dettagli. Secondo fonti Nato, Milinkovic si sarebbe gettato davanti agli occhi del viceministro degli esteri Zoran Vujic. Mentre, secondo fonti diplomatiche, l’ambasciatore ha compiuto il gesto saltando nel vuoto da un’altezza di 8-10 metri nel parcheggio dell’aeroporto di Zaventem dove doveva ricevere la delegazione da Belgrado che doveva avere colloqui alla Nato.

“È successa una tragedia”, ha detto con voce rotta la viceambasciatrice serba presso la Nato, Kristina Milosavljevic, precisando di “non essere autorizzata a comunicare con i media”.

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