Juventus: un attacco da paura?

di Redazione

Mario BalotelliLa nuova tentazione della dirigenza della Juventus si chiama Mario Balotelli.

L’attaccante, di origine ghanese, lascerà quasi sicuramente il Manchester City a fine stagione, visto che si è stancato dell’esperienze inglese. Sulle sue tracce, da poche ore, c’è anche la Juventus, che vede in lui l’attaccante ideale sul quale puntare per far bene nel prosieguo del cammino in Champions League.

In effetti, Balotelli rappresenta un po’ l’attaccante che manca alla Vecchia Signora per caratteristiche fisiche e tecniche, ma il suo estro può tornare utile anche ad altre grandi italiane come il Milan o l’Inter, che lo inseguono da tempo. I rossoneri sono stati i primi a bussare alla porta di Monsour per chiedere notizie di Supemario, mentre i cugini rivendicano il diritto di prelazione concordato al momento della stesura del contratto che lega l’attaccante col Manchester City.

Ma quale sarebbe il vantaggio della Juventus? Stando a quanto riporta la “Gazzetta dello Sport”, sarebbe il rapporto con Mino Raiola, migliorato a seguito del trasferimento a Torino di Pogba. Insomma proprio l’uomo Fifa per eccellenza potrebbe dare una svolta all’affare.

Juventus che sarebbe “artefice del proprio destino” per quanto riguarda il passaggio di Fernando Llorente alla coorte di Conte. Il giocatore dell’Athletic Bilbao, infatti, si libererà a parametro zero a fine stagione e molte voci vicine alla società torinese sostengono che c’è già un contratto pronto per l’attaccante: quadriennale da 4,5 milioni di euro annui. La novità, però, è che, con la mente alla Champions, la Vecchia Signora sembra voglia assicurarsi lo spagnolo già a gennaio, mettendo sul piatto 6 milioni di euro netti.

Intanto Marotta sta costantemente monitorando la situazione di Didier Drogba. A 35 anni suonati, l’ivoriano potrebbe ancora essere una carta vincente, ma l’ostacolo più grande da superare è legato all’ingaggio altissimo dell’ex Chelsea. La volontà del giocatore è evidente: fuggire dalla “fatal Shangai“ per rimettersi in gioco in Europa nei prossimi 6 mesi. Un prestito sarebbe la soluzione ideale. Su chi ricadrà la scelta della società?

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