Addio a Rita Levi Montalcini

di Redazione

Montalcini

ROMA. Rita LeviMontalcini, premio Nobel e senatrice a vita,è morta domenica, all’età di 103 anni, nella sua abitazione a Roma.

I sanitari del 118, intervenuti, hanno soltanto potuto constatare il decesso. Nata a Torino nel 1909, negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o Ngf, scoperta per la quale ricevette nel 1986 il premio Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, fu la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.

Il 1 agosto 2001 fu nominata senatrice a vita “per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale”. Era socia nazionale dell’Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche e tra i soci fondatori della Fondazione Idis-Città della Scienza.

Nel corso degli anni siera battuta più volte a favore dei giovani scienziati e continuava a far sentire la sua voce: l’ultima iniziativa nel marzo scorso, quando rivolse un appello al Governo Monti “affinché non cancelli il futuro di tanti giovani ricercatori, che coltivano la speranza di poter fare ricerca in Italia”. “Il decreto legge sulle semplificazioni – affermò Montalcini – cancella i principi di trasparenza e merito alla base delle norme che dal 2006 hanno consentito di finanziare i progetti di ricerca dei giovani scienziati under 40 attraverso il meccanismo della `peer review`, la valutazione tra pari”.

Intensa anche l’attività politica in Aula al Senato, durante l’ultimo governo Prodi. La senatrice, insieme ai colleghi senatori a vita, consentì con i suoi voti i due anni di governo del Professore, garantendo una maggioranza stabile, pur se numericamente esigua, alla Camera Alta.

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