ROMA. Silvio Berlusconi sa comunicare e lo dimostra con luso spasmodico, che da giorni, sta facendo delle sue reti: la campagna elettorale del Premier è molto serrata e agguerrita
Nella sua ultima apparizione televisiva parla di un patto per i parlamentari, dellabolizione della Costituzione per dare più poteri al presidente del Consiglio, passando per labolizione dellImu e per legoismo della Germania. Tutti punti passati in rassegna e toccati nellintervista rilasciata a Paolo Del Debbio su Rete Quattro per Quinta Colonna. Lunico argomento che non viene toccato nel suo divano di Arcore è la sua vita privata: di quella si è parlato anche troppo.
La strategia politica si concentra sui temi di natura economica. Abbiamo già fatto diverse cose, la riduzione del 20 per cento del numero dei consiglieri, dello stipendio dei parlamentari, dei ministri e delle auto blu. Ma si deve fare molto di più. E dobbiamo evitare le situazioni intollerabili di chi profitta dei soldi pubblici. Farlo, però, non è semplice: Per intervenire bisogna avere i poteri, ma il presidente del Consiglio non ha questi poteri. Bisogna cambiare la Costituzione e dare al premier i poteri che ci sono in Europa. Per cambiare, serve un partito che abbia da solo la maggioranza in Parlamento. E dunque gli italiani non devono votare più su un voto frazionato.
La situazione economicaè grave, spiega Berlusconi: Dipende dalle regole di austerity imposte dall’egemonia non solidale ma egoista della Germania. Ci sono state troppe tasse e aumenti della spesa per famiglia di 2.500 euro all’anno: due mensilità di operai. Che fare? Bisogna far ripartire l’economia, diminuire la pressione fiscale e dare crediti alle imprese. Berlusconi accenna allo spread, usato come un imbroglio politico e mediatico e una congiura politico-finanziaria. Poi torna su quello che è il suo leit motiv della campagna elettorale. Al primo punto del nostro programma ci sarà l’immediata abolizione dell’Imu. È già pronto un progetto di legge con quattro misure che compensano i soldi che i Comuni non prenderanno. Ci saranno piccole maggiorazioni su birre e alcolici.
Sul tema del rinnovamentodella politica, conferma che ci saranno facce giovani: Stiamo scegliendo il 50 per cento dei candidati tra chi non ha fatto politica, e ha un lavoro o una professione; il 25-30 tra rappresentanti del mondo della cultura, dell’arte e dello sport. Quanto ai nostri parlamentari, saranno candidati in numero non elevato. Per tutti, dice Berlusconi agitando un foglio di carta, sto preparando un patto del parlamentare, che dovrà essere firmato. Nel quale dirannoprometto solennemente di rispettare alcuni punti. Ne accenna due: Impegnarmi al servizio del Paese per non più di due legislature e votare il dimezzamento dei parlamentari e dei loro emolumenti. L’ultimo appello è ad andarea votare e a votare bene.
Ma in tanti hanno da dire sulluso che il Cavaliere sta facendo delle sua reti televisive: ma qualcun altro al suo posto non avrebbe fatto lo stesso per recuperare terreno nei sondaggi a qualche mese dalle elezioni? Tra poco scatterà la par condicio e Silvio Berlusconi non si farà trovare impreparato. Quindi dopo Mediaset è pronto a sedersi anche nel salotto di Bruno Vespa e forse chissà in quello del Servizio Pubblico di Michele Santoro. Se tutta la famiglia Mediaset si è messa a lavoro per lex Premier, forse avrà lavorato bene visto i dati che emergono. Alessandra Ghisleri ha consegnato ieri la nuova rilevazione che dà il Pdl in crescita di tre punti, al 17,4 per cento.