Ilva, Clini: “Emendamento del governo per continuità produttiva”

di Redazione

 TARANTO. “La continuità produttiva non può prescindere dalla commercializzazione dei prodotti finiti”. Loha detto il ministro Corrado Clini a Radioanch’io, parlando dell’emendamento che il governo si appresta a presentare al decreto Salva-Taranto.

Un emendamento proposto affinché, spiega Clini,”sia coerente con la continuità produttiva dell’Ilva. Sono d’accordo con Carbone sul fatto che la magistratura abbia messo in luce una problematica grave”.

“La magistratura non può fare ragionamenti di convenienza che non le spettano” aveva detto poco prima, sempre a Radioanch’io, Maurizio Carbone dell’Anm commentando il ‘no’ al dissequestro dei prodotti finiti dell’Ilva di Taranto e l’emendamento che il governo sta per presentare. “Il gip – dice Carbone – ha ritenuto che il decreto non andasse applicato su quanto prodotto prima dell’emanazione dello stesso. Bisogna dare merito alla magistratura di aver fatto diventare l’Ilva un caso nazionale”.

“L’Ilva deve essere messa nella condizione di poter operare per poter procedere al risanamento. – aveva detto in precedenza Clini al Corriere della Sera – Per questo il governo, con l’accordo di tutte le forze politiche, ha emanato il decreto e ha ora predisposto un emendamento che sarà presentato stamattina. Chi continua a bloccare questo processo sta operando contro la volontà del Parlamento e l’obiettivo del risanamento. L’emendamento chiarisce che anche la commercializzazione fa parte del ciclo produttivo. E siccome il dl assicura la continuità anche produttiva l’Ilva deve tornare in possesso dei prodotti. Per la prima volta i Riva hanno sottoscritto l’Aia che li impegna a severe prescrizioni. Comunque a me non interessano le persone, ma salvare l’occupazione e il risanamento”.

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