Sallusti assolto dall’accusa di evasione: decade la sospensione

di Emma Zampella

Alessandro SallustiMILANO. Alessandro Sallusti è stato assolto dall’accusa di evasione: terminato il processo per direttissima a suo carico.

L’udienza si è tenuta nella mattinata di venerdì in cui è stato sentenziato che il giornalista, ai domiciliari perché condannato per diffamazione, non è evaso dalla sua abitazione.

Il direttore del “Giornale”, che si è presentato al tribunale di Milano dove si è svolto il processo a porte chiuse, è apparso commosso alla lettura della sentenza. Come ha spiegato l’ex ministro, Ignazio La Russa, uno dei componenti del pool difensivo del direttore, Sallusti è stato assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”, mentre il pm, Piero Basilone, aveva chiesto per lui sei mesi e venti giorni di pena per l’accusa di tentata evasione.

“Il giudice ci ha dato ragione – ha spiegato La Russa – perché ha valutato che non è mai stata violata la norma, poiché il direttore non è mai uscito dalla sfera di vigilanza della polizia giudiziaria”. Nei giorni scorsi, infatti, Sallusti, dopo essere stato accompagnato nella sua abitazione per scontare i domiciliari per la condanna per diffamazione aveva compiuto un gesto simbolico uscendo di casa. Da qui il processo per evasione che si è concluso con l’ assoluzione.

Un’assoluzione che fa cadere anche la sospensione per il giornalista disposta nei giorni scorsi dall’Ordine dei giornalisti come atto dovuto perché pendeva una misura cautelare a suo carico. Per Sallusti resta la detenzione ai domiciliari disposta dal Tribunale di sorveglianza di Milano per scontare la pena per diffamazione.

Alcuni parlamentari, ha detto il suo avvocato La Russa, stanno promuovendo una raccolta di firme per chiedere la grazia al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. La raccolta firme è stata promossa dal capo ufficio stampa del Pdl, Luca D’Alessandro.

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