Sallusti evade dai domiciliari: arrestato dalla polizia

di Redazione

SallustiMILANO. Erastato prelevato dalla polizia sabato mattina, tra gli applausi dei colleghiil direttore del Giornale, Alessandro Sallusti, e assegnato ai domiciliari per scontare la condanna ad un anno e due mesi agli arresti domiciliari.

Ma il giornalista è subito “evaso”, lasciando la sua abitazione. Per questo gli agenti della Digos lo hanno condotto in carcere. Sallusti poteva uscire ogni giorno, dalle 10 alle 12. Era una delle prescrizioni disposte dal giudice di sorveglianza Guido Brambilla.

In mattinata due funzionari della Polizia di Stato hanno notificato al direttore il provvedimento. Alla vigilia dell’arresto, Sallusti aveva proposto uno “scambio” alle forze dell’ordine. Su Twitter, infatti,aveva postato: “Voi non violate la sede del Giornale, io mi consegno a San Vittore e poi fate quel che volete”.

Condannato a un anno e due mesi, per Sallusti il giudice di sorveglianza ha disposto, su richiesta della procura della Repubblica, la detenzione domiciliare ma il direttore aveva rifiutato qualsiasi misura alternativa alla detenzione e chiesto la pena carceraria: “Non voglio entrare a far parte di una casta privilegiata – aveva spiegato – dal momento che migliaia di persone in Italia, nella mia stessa situazione, non godono del beneficio dei domiciliari”. In conferenza stampa Sallusti ha anche lanciato un avvertimento al procuratore di Milano, Bruti Liberati: “Se mi assegneranno ai domiciliari, – ha detto il giornalista – Bruti Liberati sarà responsabile del mio reato di evasione poiché continuerò a scrivere per il mio giornale”.

Il direttore, che ha passato la notte nella sede del quotidiano, in via Negri, a Milano, è stato raggiunto in mattinata dalla compagna Daniela Santachè: sarà a casa dell’ex sottosegretario che sconterà la pena.

Nei giorni scorsi il procuratore di Milano, cha ha avocato a sé il fascicolo inizialmente affidato al pm dell’esecuzione Chiara de Iorio, aveva concesso una seconda sospensione dell’ordine di esecuzione della condanna definitiva a 14 mesi di reclusione e aveva chiesto per il direttore del Giornale la detenzione domiciliare in base alla cosiddetta legge svuota carceri. Nell’istanza di Bruti Liberati,accolta dal magistrato di sorveglianza, si sosteneva che la posizione di Sallusti potesse soddisfare i requisiti richiesti in quanto la pena che deve scontare è inferiore ai 18 mesi, non sussiste pericolo di fuga e il domicilio scelto, cioé la casa dove vive con la compagna nonché parlamentare del Pdl Daniela Santanché, è idonea. La richiesta formulata dal procuratore ha creato una spaccatura con il pool dei sostituti dell’esecuzione.

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