ROMA. Il direttore del Giornale Alessandro Sallusti sarà processato con l’accusa di evasione dagli arresti domiciliari il prossimo 14 dicembre, con rito abbreviato.
Il giornalista resta ai domiciliari, nessuna istanza è stata presentata dai difensori Ignazio La Russa e Valentina Ramella per la revoca del provvedimento restrittivo.
Ormai il carcere non posso più chiederlo, visto che hanno respinto la mia richiesta, ha detto Sallusti giovedì mattina all’ingresso del tribunale di Milano, dove era arrivato per il processo per direttissima che lo vede accusato di evasione per essere uscito di casa sabato scorso, quando era stato messo ai domiciliari, come gesto simbolico.
Sarebbe stato giusto il carcere, ha detto Sallusti ai giornalisti che lo incalzavano alluscita dal tribunale. Secondo Ignazio La Russa, ci sono elementi per assolvere Sallusti. Sia la difesa che l’accusa – ha spiegato l’ex ministro – hanno prodotto il video trasmesso sul sito delGiornaleche mostra Sallusti mentre esce dall’abitazione di via Soresina. Inoltre è stato prodotto il video della conferenza stampa in via Negri.
La Russa ha sottolineato che l’udienza si è svolta in un clima sereno e cordiale. Davanti al locale era stata organizzata una piccola manifestazione di solidarietà con cartelli dal titolo “finta democrazia” e con sotto la scritta vado in carcere. C’è anche il presidente dell’ordine nazionale dei giornalisti Enzo Iacopino e Sallusti dice: Apprezzo il suo gesto anche se la categoria non è stata molto solidale.