ORTA DI ATELLA. I dati Istat parlano chiaro: Orta di Atella è il Comune più giovane d’Italia. Letà media degli ortesi è di 32 anni.
Gli fa da contro altare Zerba, nel piacentino, Comune più vecchio della Penisola Italica. Sono i dati forniti ieri dallistituto centrale di statistica in merito al 15esimo censimento generale della popolazione italiana. I risultati sono aggiornati al 2011 ed assegnano al centro atellano la palma di Comune con letà media più bassa dItalia. Un primato invidiabile quello guadagnato da uno dei Comuni più piacenti della provincia casertana, come sostenuto pochi giorni fa dal Senatore Sergio Zavoli, durante un visita ad Orta in occasione del Premio Fabuale Atellanae.
Un record che, innanzitutto, ci inorgoglisce, è stato il commento a caldo del primo cittadino Angelo Brancaccio. Che poi, da par suo e con tono satirico aggiunge: Avrei preferito, però, che Orta di Atella fosse il paese più longevo della Penisola, perché avrebbe significato standards di vita ancora migliori di quelli attuali.
Il dato che emerge dal censimento Istat è significativo perché indica che Orta di Atella è un Comune dai forti richiami per gli investitori, soprattutto per le giovani coppie che negli ultimi lustri hanno acquistato la casa dei sogni nel centro atellano.
Dello stesso avviso è pure il sindaco Brancaccio: Al di la delle contraddizioni urbanistiche, in via di accertamento e non sporadicamente strumentalizzate, questo dato evidenzia laspetto estremamente positivo dellincremento demografico ed urbanistico verificatosi nel nostro territorio, perché è un chiaro indice di una forte attrattiva della nostra città, anche grazie ad un eccellente sistema di collegamento viario col nostro capoluogo di Provincia e con Napoli.
Questo invidiato ed invadibile primato, inciderà anche sulle future politiche dellesecutivo cittadino. Duplicheremo i nostri sforzi – conclude il sindaco Brancaccio – per rendere ancora più efficaci le politiche per la promozione della famiglia e lo sviluppo del benessere della comunità, in particolare delle giovani generazioni, in modo da rendere la nostra Orta di Atella fonte sempre maggiore di appeal ed investimenti.