Di Santo risponde alla lettera del direttivo della Pro Loco

di Redazione

 SANT’ARPINO. In seguito alla pubblicazione della lettera firmata dal direttivo della Pro Loco e dal presidente Aldo Pezzella, in merito alla revoca del patrocinio da parte dell’amministrazione comunale della presentazione del libro di Luciano De Crescenzo, è il sindaco Eugenio Di Santo a intervenire per chiarire i fatti.

“Ci tengo innanzitutto a precisare – dichiara – che ho sempre nutrito un’immensa stima nei confronti di un’associazione come la Pro Loco, che considero l’associazione culturale per eccellenza. E non a caso ne sono socio, con grande orgoglio, da ormai diversi anni. I presidenti e i direttivi che si sono succeduti nel tempo hanno sempre fatto un ottimo lavoro e portato alto il nome del nostro comune anche al di fuori dei suoi confini. Per tutti questi motivi, fin dall’insediamento, la nostra amministrazione ha sostenuto e realizzato in collaborazione con la Pro Loco tantissime iniziative che inorgogliscono la comunità intera.

E tutti ricorderanno, che è proprio grazie a noi, se oggi i soci della Pro Loco hanno una sede prestigiosa all’interno del Palazzo Ducale alla quale garantiamo una costante manutenzione. Perché in questi cinque anni abbiamo fatto sì che l’associazione potesse avere lo spazio e la dignità che merita.

E’ incomprensibile e deludente quindi per me la vera e propria caduta di stile che ha contraddistinto gli ultimi eventi che riguardano la presentazione del libro del grande De Crescenzo. A onor del vero dunque ritengo doveroso fare alcune precisazioni. Innanzitutto non è chiaro come mai solo in seguito all’uscita dalla maggioranza di un ex assessore (e socio della stessa associazione) si siano verificati almeno due episodi che mai erano stati riscontrati nella storia della Pro Loco.

La prima stranezza risale a qualche mese fa quando la Rai è stata nel nostro paese per girare un servizio sul casatiello andato in onda la settimana scorsa. Come mai la nostra amministrazione non è stata minimamente informata e non ha avuto la possibilità di essere presente quando poi, dagli stessi organizzatori, ci viene rimproverato di non aver presenziato alla presentazione del libro di De Crescenzo? Semplice dimenticanza o mancanza voluta di proposito?

Tutti sanno perfettamente che non amo presenziare ma in questo caso si tratta di etica comportamentale e se viene girato un servizio televisivo nel nostro paese sarebbe stato quanto meno rispettoso informare chi rappresenta la pubblica amministrazione. C’è forse un ideatore occulto dietro tutto questo? Lo stesso che ha fatto sì che la Pro Loco per la prima volta nella sua storia rifiutasse il manifesto istituzionale per la presentazione del libro di De Crescenzo e pubblicasse invece un manifesto (per niente istituzionale!) con in bella vista il nome dell’unico sponsor che, casualità, è proprio il candidato sindaco che la mente occulta affianca per la prossima scadenza elettorale. Ed è sempre una casualità che nello stesso manifesto non ci fossero i nomi di chi sarebbe intervenuto (come accade rigorosamente da decenni!) e poi ci si accusa di non essere stai presenti?

E ci tengo a precisare che mai e poi mai nella storia della Pro Loco si era verificato che per la presentazione di un lavoro editoriale si chiedesse il contributo di uno sponsor! Ma anche questa è sicuramente una casualità! Troppe coincidenze però per non parlare di una presa di posizione politica, una vera e propria caduta in basso per un’associazione come la Pro Loco e un atteggiamento per niente istituzionale che non abbiamo condiviso revocando il patrocinio perché da sempre coerenti con il nostro operato.

All’ideatore occulto di tutto questo voglio precisare che è stato proprio qualcuno a lui molto vicino (compare e compariello), che negli ultimi mesi non ha fatto altro che vendersi al miglior offerente, a confermare questi ‘giochini’ messi in atto al solo scopo di trasformare l’associazione culturale per eccellenza in un partito politico qualunque. Questi i fatti e non speculazioni, quelle politiche ed elettoralistiche di gente priva di scrupoli e a corto di argomenti”.

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