SUCCIVO. L’amministrazione comunale di Sant’Arpino retta dal sindaco Eugenio Di Santo ha concesso il proprio patrocinio morale e l’affissione gratuita dei manifesti alla manifestazione natalizia intitolata “Siamo venuti per adorarlo”.
Un evento realizzato dalla parrocchia della Trasfigurazione con il parroco don Crescenzo Abate e dall’amministrazione retta dal sindaco Antonio Tinto, che è ormai alla sua quarta edizione.
“Siamo stati felici – ha dichiarato il sindaco Eugenio Di Santo – di accettare anche quest’anno la richiesta di contribuire alla realizzazione di una manifestazione natalizia, che non solo rende ancora più piacevoli le giornate di festa, tanto per gli adulti quanto per i bambini, ma contribuisce indubbiamente anche a rivalutare l’artigianato locale e le tradizioni tipiche del Natale. Tutto ciò attraverso i mercatini e gli stand e una mostra presepiale di noti artigiani del presepe napoletano allestita all’interno del Casale di Teverolaccio”.
“Sono questi i motivi – continua – che hanno spinto la nostra amministrazione a contribuire alla riuscita dell’evento. Io stesso ho avuto modo di visitare nei giorni scorsi il mercatino e ieri sera il presepe vivente e sono rimasto estasiato dalla bellezza delle scene rappresentate e da un’organizzazione impeccabile. Per questo non posso che fare i miei più sentiti complimenti a Don Crescenzo, all’amministrazione retta dal sindaco Tinto e a tutti coloro che lavorano per garantire il successo dell’iniziativa. Momenti di incontro e di aggregazione, oltre che di beneficenza e di solidarietà come questo, dovrebbero essere sempre più numerosi ed è nostro preciso dovere far sì che possano essere realizzati, non solo in momenti particolarmente felici quale il Natale, ma durante tutto l’anno. E la collaborazione tra istituzioni ed esecutivi di paesi diversi è fondamentale perché tutto ciò si possa realizzare”.
“A don Crescenzo e all’amministrazione comunale di Succivo dunque – ha concluso Di Santo – il mio plauso e il mio in bocca al lupo e quello dell’intera amministrazione di Sant’Arpino”.