Risanamento terreni contaminati: arrivano i finanziamenti europei

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. La città di Trentola Ducenta entra in un progetto sperimentale, finanziato dalla Comunità Europea, per il risanamento di terreni contaminati attraverso l’utilizzo di particolari piante.

“Life ecoremed”, questo il nome del progetto che avrà la durata di cinque anni ed interesserà un terreno già individuato dall’amministrazione comunale e presso il quale sono già stati effettuati una serie di rilievi e di esami risultando corrispondente alle caratteristiche richieste dal progetto. Partner dell’iniziativa saranno l’Università di Napoli e la Ciram. Un progetto sperimentale, dunque, che mira a verificare l’efficacia nell’opera di risanamento ambientale di tali tecniche e di tali specie vegetali. Partendo, quindi, da una valutazione e constatazione della contaminazione di un dato terreno, si tende a verificare i miglioramenti ed i progressi nel risanamento dei terreni inquinati attraverso l’utilizzo di tali tecniche innovative che dovrebbero servire anche a restituire fertilità alle stesse aree.

In pratica, si tratta di applicare innovative tecniche agricole a terreni interessati da contaminazioni varie, tecniche che saranno affiancate da sessioni formative per gli agricoltori, che potranno usufruire anche dei consigli e dell’assistenza di esperti. Una finestra sull’Europa si apre, dunque, per Trentola Ducenta che sarà al centro di un importante progetto di risanamento ambientale, grazie alla sensibilità ed all’interesse dimostrato verso la problematica dal sindaco Michele Griffo e da tutta l’amministrazione comunale.

“L’impegno di questa amministrazione – sottolinea Griffo – in materia di salvaguardia dell’ambiente è stato e sarà notevole. Lo dimostrano i risultasti raggiunti nella raccolta differenziata e la lotta agli sversamenti illegali portata avanti con convinzione e con rigore. Chiaramente quanto posto in essere non è sufficiente a risolvere tutte le problematiche ambientali che affliggono le nostre zone e per la cui risoluzione abbiamo invocato l’intervento degli Enti sovra comunali competenti. Non ci siamo lasciati sfuggire, comunque, l’opportunità offerta dalla Comunità europea di sperimentare tecniche innovative per il risanamento di terreni contaminati con la speranza che possano venire fuori risultati incoraggianti ed efficaci, tali da indurne l’applicazione anche su ulteriori terreni bisognevoli di interventi di bonifica”.

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